Guido Quaranta, l’Espresso 14/11/2014, 14 novembre 2014
CAMUSSO
Non so se ci avete fatto caso guardandola in tv ma, quando sfila per strada alla testa di un corteo di lavoratori o se tiene un comizio in piazza, Susanna Camusso (59 anni, milanese, segretario generale della Cgil) si presenta sempre con qualcosa di rosso addosso: porta una giacchetta, un foulard, un maglione o una gonna carminio. E fa benissimo: anzitutto è un colore che, ravvivandola, le dona; in più si addice a una sindacalista combattiva come lei; inoltre fa opportunamente pendant con i vessilli confederali che le garriscono attorno. Ma, purtroppo, Susanna Camusso non è sempre così sobria: in certi casi esagera. Ogni tanto infatti, si calza in testa un berrettino da baseball scarlatto (o un elmetto da minatore vermiglio) e indossa pantaloni rosso corallo. A volte, regge a tracolla un borsone bordeaux e porta al polso un orologio con un cinturino e il quadrante ciclamino. Altre volte inforca addirittura occhiali dalla montatura simile al rubino. Libera, certo, di abbigliarsi in un modo forse un po’ vistoso per una signora non più giovanissima ma, quando lo fa, rischia involontariamente di ricordare un ex governatore del Piemonte, Roberto Cota che, da bravo leghista, non si vantava soltanto d’indossare giacca, camicia, cravatta e fazzolettino verde prato ma, di color verde, portava pure le mutande.