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 2014  novembre 13 Giovedì calendario

ESSERCI O NON ESSERCI


Avete in mente quei film dove il cattivo finisce dentro un burrone o in fondo a un fiume facendo immaginare allo spettatore di essere morto ma in realtà lasciando al regista la possibilità di farlo tornare per il sequel. Se non si vede il cadavere tutto è possibile. Maurizio Cattelan ha fatto con se stesso un po’ così. Si è buttato in un burrone dicendo che andava in pensione come artista ma non ha specificato che tipo di pensione. Adesso si capisce che la pensione di cui parlava non era quella a carico dello Stato o di qualche compagnia assicurativa, ma semplicemente un pensione nel senso di hotel, albergo a poche stelle. Da questo buen retiro Cattelan ha continuato a colpire il mondo dell’arte e della comunicazione facendo capire che non si era ritirato affatto, come fa un maglione in lavatrice, ma anzi che si sta allargando o meglio ingrandendo sempre più. D’altronde lo aveva già fatto Warhol di smettere di dipingere, diventare regista, poi paparazzo, poi direttore di una rivista per poi ritornare artista. Cattelan e Warhol sapevano perfettamente che le uniche certezze nella vita si riassumono in due semplici parole: “shit” e “die”. Warhol in anticipo e inaspettatamente ha confermato la seconda certezza. Cattelan invece preventivamente affronta queste inevitabilità del caso mettendosi il capello da “curatore” e organizzando a Torino una mostra che ha come titolo proprio “Shit and Die” . Se questo si possa considerare l’inizio di “Cattelan la Vendetta 2” è difficile da capire. Sicuramente la mostra non è soltanto una mostra ma anche un pochino un’operetta in puro stile Cattelaniano con tante idee, molte ruberie e qualche trovata a partire dal titolo stesso. Nessuno se lo è mai chiesto, quindi lo facciamo noi: «Ma a Warhol uno come Cattelan sarebbe piaciuto?». Sicuramente avrebbe condiviso la gestione del successo e della propria immagine, dei quali entrambi sono stati padroni assoluti e, nel caso dell’artista italiano, lo è ancora. Forse una differenza fra Andy e Caty però c’e’. Al primo piaceva guardarsi e guardare anche in modo un po’ eccessivo. Al secondo piace molto essere guardato e anche visto seppure protetto da un invisibile coltre di nebbia, come Ulisse nell’Odissea. Ci sono o non ci sono? Si chiede amleticamente Cattelan. La risposta non viene. È un problema?