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 2014  novembre 12 Mercoledì calendario

POLEGATO: A ME LA MERKEL PIACE

[Intervista] –
da Berlino
La stampa tedesca non dimentica l’Italia che funziona. La «Frankfurter Allgemeine Zeitung» dedica mezza pagina a Sandro Veronesi e alla sua Calzedonia, la «Süddeutsche Zeitung» quasi una pagina intera a un’intervista con Mario Moretti Polegato, il fondatore della Geox.
Biancheria e scarpe, perché no? Le piccole e medie imprese sono la spina dorsale dell’economia tedesca molto simile in questo all’italiana.
La «Süddeutsche Zeitung» ha organizzato un congresso economico dal 27 al 29 novembre a Berlino, a cui parteciperanno una cinquantina di imprenditori e politici, tra cui tre ministri tedeschi, sei capi di grandi imprese quotate nell’indice Dax della Borsa di Francoforte, sindacalisti, rappresentanti della Confindustria e della Bundesbank.
Per l’Italia hanno invitato Polegato che parlerà sul tema «Kreativität entfesseln, Die Kunst der Innovation», lasciar libera la creatività, l’arte dell’innovazione. L’anno scorso, sempre a novembre, il quotidiano di Monaco organizzò un altro incontro sul tema crisi, come si pensava di uscirne. Tra gli ospiti più attesi c’era Enrico Letta, allora premier. L’Italia, secondo gli organizzatori, era il paese più interessante: ieri un’economia di successo, oggi in crisi, come pensava di risalire? Letta deluse tutti attaccando al solito la Merkel, definita un ayatollah dell’austerità, e promettendo che quando l’Italia avrebbe guidato l’Europa, nel secondo semestre del 2014, le cose sarebbero cambiate. Una frase retorica, tutti sanno che la guida periodica della Ue è quasi formale, come sta dimostrando Renzi. Dopo, a Letta dedicarono poche righe.
«Imprenditori come me amano la Merkel», è il titolo dedicato a Polegato, che tiene a sottolineare di non condividere le idee dei nostri politici. «Ci sono due Italie, continua, l’Italia dell’economia, delle molte piccole imprese che fabbricano mobili, design, moda, e abbiamo anche l’Italia dei politici, la vecchia Italia. Molto lontana dal mercato odierno. Abbiamo una burocrazia così forte che perfino noi imprenditori nazionali non riusciamo a lavorare correttamente. Pensate un po’ che cosa potrebbero fare imprenditori stranieri. Nulla!» Ma, Polegato confida in Renzi: uno che butta giù i muri, e i «politici che hanno scheletri in cantina hanno paura».
Molti italiani accusano la Merkel per la crisi, chiede la «Süddeutsche Zeitung», lei che ne pensa?
«Imprenditori seri, che lavorano come me, amano la Merkel e la trovano molto professionale. Per altri la Merkel è un pericolo. È gente che dice: faremo le cose domani, o dopodomani, o proprio mai».
Uscire dall’euro, come propone Grillo?
«Lasciamo perdere», replica secco Polegato, «nella storia si va sempre avanti, mai indietro. Noi siamo in Europa, e nessuno può pensare di tornare indietro. Chiedete ai giovani che cosa ne pensano. Non possiamo tornare ai tempi di Carlo Magno». Molti imprenditori lasciano l’Italia, ma toccherebbe al governo creare le giuste condizioni per farli rimanere: «Non è colpa di Marchionne se va all’estero_ l’Italia non è un buon posto per gli imprenditori».
Anche Veronesi, scrive la «Frankfurter Allgemeine», non è tra quelli che si lamentano della crisi in Italia. Il suo gruppo Calzedonia è sempre in attivo, e continua a crescere. Ma, ricorda l’imprenditore, le imprese che non risentono della congiuntura sono quelle che riescono a esportare, grazie alla qualità dei prodotti. Calzedonia, ricorda il quotidiano di Francoforte, ha 26 mila dipendenti, un fatturato di 1 miliardo e 700 milioni, con un utile di 112 milioni. «Certamente, confida Veronesi al corrispondente da Roma, Tobias Piller, per ampliare il mio albergo La Torre abbiamo dovuto attendere tre anni per il permesso, ma queste difficoltà hanno contribuito a dare agli imprenditori particolari doti per resistere e superare i problemi».
Roberto Giardina, ItaliaOggi 12/11/2014