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 2014  novembre 12 Mercoledì calendario

Ricchi, famosi e insaziabili. Sono i vip con il vizio del gioco d’azzardo, una passione, quella per il tavolo verde, decisamente pericolosa

Ricchi, famosi e insaziabili. Sono i vip con il vizio del gioco d’azzardo, una passione, quella per il tavolo verde, decisamente pericolosa. C’è chi ha perso la casa, il lavoro, addirittura la famiglia per inseguire la chimera del guadagno facile o il fascino del rischio. UN VIZIO LUNGO 40 ANNI. Marco Baldini non ha ancora sconfitto i suoi demoni, pur trovando la forza di parlarne pubblicamente, con la biografia confessione Il giocatore (ogni scommessa è debito), diventata poi il film Il mattino ha l’oro in bocca, con Elio Germano nei panni del conduttore. Ora, a nove anni di distanza dall’uscita di quel libro, su Baldini torna l’ombra del gioco. L’addio a Fuori programma e la sua motivazione sembrano portare dritti a quel vizio conosciuto per la prima volta a 12 anni, con una vincita di 600 lire giocandone 100 all’ippodromo. La prima illusione di soldi facili. «NON SONO PIÙ AFFIDABILE». Fiorello l’aveva riaccolto a braccia aperte dopo sei anni di separazione. Come aveva già fatto tante volte negli ultimi 25 anni, persino dopo che Claudio Cecchetto l’aveva allontanato da Radio Deejay. Ma l’ennesimo tentativo di rimettere insieme i cocci e tornare in sella con l’amico di sempre è fallito. «I miei problemi personali non mi consentono più di essere affidabile», è stata la motivazione. E il pensiero è subito andato ai cavalli e al poker, a quei 4 milioni di debiti ripianati negli ultimi anni, eppure non ancora sufficienti per chi ne ha persi 6 e in vita sua è arrivato, per sua stessa ammissione, a pagare fino al 25% di interesse agli strozzini. «MI FECERO SCAVARE LA FOSSA». Si è ritrovato con un piede nella fossa, letteralmente: «Mi urlarono in faccia di scavarmi la fossa. Una buca dove sotterrarmi», raccontò nel 2005 in occasione dell’uscita della sua biografia. «La scampai solo per caso e in quel momento presi la mia decisione. Basta con quella vita, con il gioco, con gli strozzini e con i debiti. Perché tanto, con l’azzardo, non si vince mai». E invece non ha mai smesso. Ha provato a controllare la bestia dentro di lui, ha tenerla a bada con il Superenalotto e qualche scommessa a cifre contenute. E ha continuato a pagare debiti su debiti; si è separato dalla moglie Stefania Lillo, che ama ancora, «per non rovinare anche la sua carriera»; si è riciclato sulle radio locali, accettando qualsiasi lavoro pur di trovare i soldi per arrivare alla fine della giornata, calmare i creditori, giocare ancora. Anche Pupo, al secolo Enzo Ghinazzi, su di sé ha visto addensarsi più di una nuvola. Dopo il successo degli Anni 70 e i milioni degli 80, i 90 hanno portato delusioni, fischi e perdite al tavolo. Passato dalla cima al fondo delle classifiche di vendita, Pupo ha cominciato ad affogare il dispiacere tra carte e roulette: «Ero al casinò tutte le sere, bruciavo il fido concesso ai giocatori abituali in pochi minuti, poi arrivavano gli strozzini, quelli che ti chiedono un 10% di interesse al giorno». «STAVO PER SUICIDARMI». Fino alla disperazione più cupa: «Una sera a Venezia stavo per suicidarmi. Ho dovuto vendere tutto quello che avevo comprato: un albergo, una fattoria con 20 ettari, una società orafa, le case. Quella sera ho capito che il gioco d’azzardo è il mio nemico più pericoloso». A salvarlo sono state le persone che gli hanno dato un’altra chance: «Maurizio Costanzo, che mi invitò a una confessione pubblica sul mio vizio, Gianni Morandi, che mi portò al suo spettacolo quando non mi voleva nessuno, Paolo Bonolis, che mi volle nella sua Domenica In». NUOVA VITA DA CONDUTTORE. Poi la svolta professionale, con l’offerta fattagli da Fabrizio Del Noce, all’epoca direttore di RaiUno, per la conduzione di Affari tuoi: «Risposi subito di sì, mi sentii come mi ero sentito tante volte al tavolo verde. Sapevo che potevo farcela, anche se la partita è solo all’inizio e nessuno come me sa che tutto può cambiare improvvisamente». Così ha risalito la china e nel 2008 si è presentato a un concerto di Morandi, è andato a salutarlo durante l’intervallo, è salito sul palco e lì, davanti al pubblico del Teatro Tenda di Milano, gli ha restituito 100 milioni di euro. «Quest’uomo è speciale. Anni fa mi ha salvato prestandomi dei soldi e non me li ha mai chiesti indietro. È la persona più generosa che esista». Emilio Fede, ex direttore del Tg4, ha «quasi smesso di frequentare i casinò» dopo aver messo seriamente a rischio la sua carriera in Rai ed essere riuscito a rilanciarsi con Mediaset. Negli Anni 80 il giornalista fu però sospettato di adescare imprenditori e uomini ricchi per spennarli sul tavolo verde. Fede fu assolto in un processo che vide la condanna, tra gli altri, di Flavio Briatore, ma nel 1987 si licenziò dalla Rai proprio in seguito a quella vicenda che tra le vittime avrebbe visto anche Pupo. KATIA E L’ADDIO A PIPPO. Katia Ricciareli, per colpa del gioco, ha visto naufragare un matrimonio lungo 18 anni con Pippo Baudo. «Eravamo in tre: io, Katia e il demone del gioco», ha rivelato il conduttore a Oggi nel 2005. «Anche il 19 novembre, in piena separazione, lei era a Montecarlo a giocare grosse somme». A Montecarlo, come in tanti altri casinò, Mara Maionchi non può più entrare. È stata lei stessa a chiedere il bando: «Fatti due conti e visto che spendevo tutto quel che mi entrava, ho mandato una lettera autografa nella quale chiedo che mi si tenga fuori da tutti i casinò nel caso mi dovessi presentare. È una procedura poco nota, ma c’è. Ora sono nel loro schedario». SIGNORI, SCOMMESSE E COMBINE. E in un altro schedario, quello giudiziario della procura di Cremona, è finito Beppe Signori, ex attaccante della Lazio e della Nazionale nel vortice dello scandalo calcioscommesse e da anni, ormai, amante del gioco (arrivò a sfidare chiunque volesse provarci a mangiare una merendina Buondì in 30 passi, offrendo una taglia di 1 milione di lire per chi ci fosse riuscito e l’avesse dimostrato). Ancora più impressionante la rosa di vip stranieri legati al gioco d’azzardo. Ben Affleck, Tobey Maguire e Matt Damon sono stati coinvolti in giro di bische clandestine tra hotel a 5 stelle e abitazioni private. Charlie Sheen, secondo quanto riferito dalla ex moglie Denise Richards, arrivava a scommettere fino a 20 mila dollari a settimana sugli eventi sportivi. PAMELA, GUAI COL POKER. Pamela Anderson si è dovuta addirittura sposare nel 2007 con Rick Salomon, amico di vecchia data (è co-protagonista del celebre sex tape di Paris Hilton) a cui doveva 250 mila dollari a causa delle perdite col poker. E poi gli sportivi: Charles Barkley, ex stella Nba, ha perso 10 milioni di dollari e anche Michael Phelps, nuotatore americano e recordman di medaglie d’oro in una sola edizione delle Olimpiadi, pare abbia il vizio del gioco. JORDAN SCOMMETTEVA SU SE STESSO. Ma al numero 1 c’è sua Maestà Michael Jordan, capace di scommettere 1 milione di dollari su se stesso in una sola buca durante una partita di golf e di piazzare, più volte a settimana, puntate a sei cifre. Numeri esagerati almeno quanto quelli raccolti sui campi di basket.