Il Sole 24 Ore, 12/11/2014, 12 novembre 2014
COMPONENTI DELLA CORTE COSTITUZIONALE A OGGI
NOMINATI DAL CAPO DELLO STATO (cinque):
Marta Cartabia
Nicolò Zanon
Daria De Pretis
Paolo Grassi
Giuliano Amato
ELETTI DALLA MAGISTRATURA (cinque)
Alessandro Criscuolo (Cassazione)
Giorgio Lattanzi (Cassazione)
Mario Rosario Morelli (Cassazione)
Aldo Carosi (Corte dei Conti)
Giancarlo Coraggio (Consiglio di Stato)
ELETTI DAL PARLAMENTO (cinque)
Paolo Maria Napolitano (centro-destra)
Giuseppe Frigo (centro-destra)
Sergio Mattarella (centro-sinistra)
Silvana Sciarra (centro-sinistra)
un posto vacante
• Il presidente della Corte costituzionale è eletto, fra i componenti del collegio, dagli stessi giudici costituzionali. La scelta avviene a scrutinio segreto, a maggioranza assoluta (almeno otto voti, se la Corte è al completo), con un eventuale ballottaggio fra i due più votati dopo la seconda votazione. Per evitare che si conosca all’esterno il voto espresso da ogni giudice, le schede vengono subito distrutte dopo la votazione.
• Il presidente della Corte costituzionale dura in carica tre anni ed è rieleggibile. Tuttavia, poiché la scadenza dei nove anni dalla carica di giudice comporta la cessazione di ogni funzione, spesso accade che il presidente venga a cessare dal mandato prima della fine del triennio. Anche perché, per prassi (ma non sempre), i giudici scelgono come presidente quello con una maggiore anzianità di mandato: in media la durata del mandato del presidente è di un anno e sei mesi.
• Il presidente della Corte costituzionale rappresenta l
a quinta carica dello Stato (dopo il presidente della Repubblica, il presidente del Senato, il presidente della Camera, il presidente del Consiglio). Rispetto all’attività di giudizio, il presidente non ha autorità diversa rispetto agli altri giudici, salvo quando c’è parità di voti: allora il suo parere vale doppio. I suoi poteri consistono nella ripartizione fra i giudici dei compiti di relatore sulle cause e nella fissazione dei calendari dei lavori. Il presidente puà designare uno o due vicepresidenti.