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 2014  novembre 11 Martedì calendario

EDUCAZIONE

«Si parla sempre della persona, io preferisco parlare di educazione della persona. Balotelli non si comporta bene e dobbiamo chiederci perché. Per me, se uno non è educato, non gioca. Per me, non è colpa del giocatore, ma della squadra che lo fa giocare. Il problema non è Mario, ma l’educazione che gli è stata data» (Johan Cruijff).

ULTIMA «Se Balotelli è umile può sfruttare questa possibilità. L’ultima? In azzurro magari no, ma se fallisce a Liverpool il futuro si complica» (l’ex punta di Inter e Milan Bruno Ganz).

DIVERSI «Dicono che con la nostra testa noi africani non vinceremo mai un mondiale. Siamo incapaci di tatticismi e di disciplina mentale. Però almeno siamo diversi» (Gervinho).

DISEGNO «I tifosi sono gente strana. Ti osannano nella gloria, ma quando il vento cambia criticano. È storia vecchia. Berlusconi la conosce a menadito. Non è chiaro il disegno complessivo e qualcuno dovrà pur chiarirlo prima o poi» (Diego Abatantuono).

AMICI «È stata dura ingoiare accuse e sospetti. Ma anche le cose brutte nascondono aspetti positivi. Oggi sono un uomo più forte. Ho sofferto, anche pianto, ma ho continuato a lavorare. E questa vicenda mi è servita pure a capire chi sono i miei veri amici» (Sergio Pellissier e l’indagine sul calcio scommesse che l’ha coinvolto).

SPETTACOLARE «Vettel è un grande campione. Ma credo che abbia sempre avuto una macchina molto buona, il primo anno con una vettura non perfetta è arrivato Ricciardo che gli è stato davanti. Mi auguro che alla Ferrari trovi una macchina spettacolare» (Flavio Briatore).

TV «I responsabili della tv iniziano a influire sulla partita. Non abbiamo bisogno che ci mostrino un’azione cento volte. Gli arbitri sono come i giocatori, sbagliano e i loro errori possono costare la partita. Dobbiamo convivere con ciò. I produttori tv iniziano a stancarmi» (il il c.t. degli All Blacks Hansen).

CINEMA «I tifosi devono capire che, a volte, la squadra ha bisogno di lavorare da sola. Faccio un esempio: a me piace tanto il cinema e vorrei vedere in anteprima le riprese ad Hollywood dei film più importanti, invece devo aspettare la prima e pagare il biglietto per vedere il film» (José Mourinho).

GLADIATORE «Io non piango tanto, questione di carattere. Però da bambino ho pianto un sacco di volte... E ho pianto moltissimo vedendo Il Gladiatore al cinema» (Valentino Rossi).