Guido Olimpio, Corriere della Sera 11/11/2014, 11 novembre 2014
LA PRIMERA DAMA DEL MESSICO FA SCANDALO. ANGELICA RIVERA, EX ATTRICE DI TELENOVELA, OGGI MOGLIE DEL PRESIDENTE ENRIQUE PENA NETO, SI COMPRA UNA CASA DA DA 7 MILIONI DI DOLLARI MENTRE IL PAESE PROTESTA PER LA STRAGE DEI 43 STUDENTI UCCISI, PROBABILMENTE ORGANIZZATA DAL SINDACO DI IGUALA, E PER QUATTRO RAGAZZI FATTI SPARIRE — PARE — DA UN’UNITÀ DELLA POLIZIA
Molto tempo è passato da quando Angelica Rivera interpretava la telenovela «La gaviota», la gabbiana. Oggi è la moglie del presidente messicano Enrique Pena Neto. Ed è finita sotto ben altri riflettori. Un’inchiesta giornalistica ha infatti rivelato che la first lady avrebbe acquistato una casa con sei camere da letto da un imprenditore molto vicino al capo dello Stato. Una situazione poco chiara che emerge in una fase molto delicata per il Paese, proprio mentre l’alleanza narco-potere ha fatto vedere di quale ferocia sia capace.
Incalzati dai media, i legali di Angelica hanno costruito subito una difesa. La casa – prezzo 7 milioni di dollari – è stata comprata con i guadagni del suo lavoro di attrice, non era obbligata a denunciarla al fisco ed è in regime di separazione dei beni: quando avrà finito di versare le rate, sarà lei la sola proprietaria. E le tante stanze da letto si spiegano con l’alto numero di figli della coppia presidenziale. In poche parole: affari suoi. Non la pensano così molti suoi connazionali, però, che invocano trasparenza e vogliono capire ogni passaggio del contratto. Tanto più che Pena Neto ha appena cancellato un mega accordo per la realizzazione del treno veloce, un appalto da 3,7 miliardi di dollari vinto da un consorzio cinese che include – guarda caso – anche il titolare della società legata alla storia della casa. Non proprio un momento etico. Lo stop al contratto è arrivato a sorpresa dopo le proteste delle ditte escluse. Forse il governo ha voluto evitare altro imbarazzo, un quadro dove c’è poco spazio per l’«uomo nuovo», come era stato definito Enrique Pena Neto dal Partito rivoluzionario istituzionale quando fu lanciato nella sfida presidenziale del 2012. Dopo la vittoria, venne proiettata la figura di un leader giovane, con la voglia di cambiare e la donna giusta al fianco.
Vedovo, diverse storie sentimentali alle spalle, il futuro presidente conosce Angelica durante la campagna del 2008, quando «corre» per il governatorato dello Stato di Messico. Lei viene ingaggiata per girare degli spot. Fa così bene il suo mestiere che, oltre a convincere gli elettori, conquista il cuore di Enrique. E la coppia funziona. Angelica cattura la scena, è nota come attrice di soap opera, è amica di altre star latine, ha cantato nella band di Ricky Martin quando lui era ancora uno sconosciuto, sa far parlare di sé. C’è chi giura che la popolarità del presidente sia legata anche all’immagine della primera dama. Che da donna di spettacolo non resta certo in disparte. Durante la campagna per le presidenziali del 2012 tiene un diario dal titolo ad effetto: «Quello che i miei occhi vedono, quello che il mio cuore sente». Per i detrattori sono parole per imbambolare le persone, altri invece insistono sulla sua abilità di comunicare.
In estate fa notizia l’edizione messicana di Marie Claire, dove Angelica, 42 anni, posa per un servizio fotografico assieme ad una delle figlie avute dal primo matrimonio. Nelle venti pagine della rivista si presenta sexy, ammiccante e populista. Regala ai lettori lo slogan «tutte le donne sono first lady», esalta le messicane che si dedicano ai figli e alla famiglia, celebra i passi in avanti della società.
Una celebrazione lontana da quello che sta vivendo il Messico. Tanti giovani, in queste ore, protestano per l’uccisione dei 43 studenti, una strage probabilmente organizzata dal sindaco di Iguala e dalla moglie, detta la regina. E altrettanto orrore scatena il caso dei quattro ragazzi fatti sparire – pare – da un’unità della polizia, gli Hercules, voluta a tal punto dalla sindachessa di Matamoros che anche lei s’è messa ad indossare la mimetica nera. Storie brutali. Anime oscure che popolano un Paese dove bellezza e violenza competono ogni giorno, chiedendo un prezzo sempre più alto.