10 novembre 2014
NUOVO Vigevano, litiga con il vicino e lo uccide con una fucilata alla gola Omicidio nel Pavese al termine di un diverbio per il mancato pagamento delle bollette dell’acqua
NUOVO Vigevano, litiga con il vicino e lo uccide con una fucilata alla gola Omicidio nel Pavese al termine di un diverbio per il mancato pagamento delle bollette dell’acqua. Dopo essere fuggito, il colpevole è tornato sul luogo del delitto e si è consegnato alla polizia. Il delitto compiuto con un fucile a canne mozze. I due avevano precedenti VIGEVANO - Un diverbio tra vicini di casa per motivi banali. A Vigevano, in provincia di Pavia, il mancato pagamento delle bollette dell’acqua è sfociato in un omicidio. Graziano Girotto, 58 anni, ha ammazzato con un colpo di lupara alla gola Luciano Pascale, di 41 - l’uomo è morto sul colpo - e poi è scappato. Ma poche decine di minuti dopo è tornato indietro e si è consegnato ai poliziotti, che l’hanno posto in stato di fermo. Erano le 20 nel cortile di un caseggiato alla periferia della città, in via Bercleda 67/13. I protagonisti hanno numerosi precedenti con la giustizia. In base ai primi elementi raccolti dagli agenti, gli appartamenti in cui i due uomini abitavano sono serviti entrambi da un unico contatore dell’acqua intestato a Pascale, che dunque saldava le bollette anche per conto del vicino, dal quale si faceva poi corrispondere la sua quota. Ma sembra che Girotto da tempo non pagasse: da qui erano nate tensioni, che sono degenerate nel sangue. Dopo una vivace discussione Girotto si sarebbe allontanato per qualche istante per munirsi di un fucile a canne mozze, con il quale ha poi fatto fuoco contro il rivale, da distanza ravvicinata. Quando sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato, insieme ai carabinieri e agli uomini del soccorso sanitario, hanno trovato a terra il corpo senza vita di Pascale, mentre Girotto si era allontanato. Ma c’era la sua convivente: i poliziotti l’hanno invitata a chiamarlo per convincerlo a costituirsi. Così è avvenuto: poco dopo Girotto è tornato sul posto e si è consegnato agli agenti, che l’hanno subito condotto in commissariato per interrogarlo. Luciano Pascale aveva alle spalle diversi precedenti, anche per rapina. L’ultima volta era stato arrestato il 10 febbraio 2007 perché riconosciuto responsabile di un assalto a un discount di Vigevano avvenuto il precedente 3 gennaio: armato di siringa si era fatto consegnare l’incasso di 738 euro. L’uomo era già stato anche ferito in modo piuttosto serio in due circostanze diverse, sempre per futili motivi. Il 15 marzo 1998 era stato accoltellato davanti al Sert di Vigevano da un altro pregiudicato che lo accusava di avergli rubato il telefonino. Riportò una ferita all’addome con lesioni al fegato e venne giudicato guaribile in 20 giorni. Più recentemente la sera del 6 febbraio 2008 si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Mortara con ferite da taglio alla schiena e vicino ad un orecchio. Operato, venne giudicato guaribile in 15 giorni. Ai carabinieri raccontò di essere stato ferito da due sconosciuti scesi da un Fiorino, con i quali avrebbe avuto un diverbio per questioni stradali. Ancor più numerosi sono i precedenti penali di Graziano Girotto: qualche rapina, ma soprattutto un’infinità di furti d’auto, quasi sempre vecchie Fiat Uno, la sua specialità, che da oltre 25 anni lo portano dentro e fuori dal carcere.