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 2014  novembre 10 Lunedì calendario

DALL’OSCURO INCIDENTE DELLA PETROLIERA, L’INTERMINABILE VIA CRUCIS DEI DUE MARO’

Mille giorni dal 15 febbraio 2012, data di quel mai chiarito incidente che coinvolse la petroliera italiana Enrica Lexie, difesa da un plotone di marò in missione internazionale antipirateria, e un barchino, sul quale persero la vita due pescatori indiani. La nave italiana, che incrociava in acque internazionali, fu chiamata in India, nel porto di Kochi, con la richiesta di una testimonianza.

Il 19 febbraio 2012 i due fucilieridi Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, vengono arrestati con l’accusa di omicidio. Dopo qualche giorno il tribunale di Kollam dispone il trasferimento dei fucilieri nel carcere ordinario di Trivandrum.

22 marzo 2012 I due fucilieri sono consegnati alla giustizia indiana con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani su un peschereccio scambiati per due pirati al largo della costa del Kerala, nel sud dell’India.

30 maggio 2012 L’Alta Corte del Kerala concede ai due fucilieri la libertà su cauzione di dieci milioni di rupie (143.000 euro) stabilendo l’obbligo di firma quotidiano che gli impedisce di allontanarsi dalla zona di competenza del commissariato locale. Ai due fucilieri viene anche ritirato il passaporto. Latorre e Girone, poi, tornano a casa con un permesso speciale il 22 dicembre, accolti all’aeroporto di Ciampino dal presidente del Senato, e al Quirinale dal presidente della Repubblica.

3 gennaio 2013 Alla scadenza del permesso, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone tornano in India per rientrare ancora in Italia alla fine di febbraio quando ai due fucilieri viene dato un permesso di 4 settimane in occasione delle elezioni politiche. Questa volta, ad accoglierli a Roma, è il presidente del Consiglio Mario Monti. La posizione del governo italiano è, inizialmente, di non rimandare i due fucilieri in India. Ad annunciarlo il ministro degli Esteri, Giulio Terzi.

22 marzo 2013 I fucilieri arrivano in mattinata in India, l’ultimo giorno di scadenza del permesso; sono accompagnati dal sottosegretario Staffan de Mistura e prendono alloggio nell’Ambasciata italiana di Nuova Delhi. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi annuncia in Parlamento le sue dimissioni irrevocabili in polemica con la decisione del governo di rimandare i marò in India. Il processo indiano intanto si complica, con contese tra diversi ministeri.

1° settembre 2014 Il marò Massimiliano Latorre, colto da un malore, viene ricoverato nel reparto di neurologia di un ospedale di New Delhi per un’ischemia transitoria. La Corte Suprema indiana accoglie l’istanza presentata dalla difesa di Massimiliano Latorre e gli concede di rientrare in Italia per un periodo di quattro mesi per curarsi. Al termine di questo periodo dovrà rientrare in India.