Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  novembre 09 Domenica calendario

IL VENTENNALE DI FORTINI SI LEGGE SU FACEBOOK

«Più d’una volta mi sono chiesto se la ripetizione fosse memoria o non invece mancanza di coraggio». Parole di Franco Fortini, che ora si possono trovare su una meritoria pagina Facebook, facebook.com/memorieperdopodomani. Memorie per dopodomani era il titolo scelto da Fortini per una breve raccolta di scritti del 1984 che verrà ripubblicata in freepress in occasione di un ciclo di eventi previsti tra Firenze e Siena dal 20 novembre, a ridosso del ventennale dalla morte (28 novembre 1994): fra gli appuntamenti, letture di poesie e de I cani del Sinai, film, una mostra sui dipinti e le incisioni del poeta, convegni. Sulla pagina si trovano le poesie, così spesso dimenticate e a lungo non ripubblicate, frammenti del carteggio con Pasolini, alcuni interventi (quello su Dividere/ Unire, in occasione della manifestazione del 1967 per la libertà del Vietnam: «Vuol dire anzitutto distruggere le false divisioni del passato, vuol dire vedere identificare interpretare l’unità confusa e corrotta che oggi esiste»), un brano (esemplare) di Elio Vittorini in una lettera a Fortini per i contributi da inserire nel Politecnico («Non voglio farti perdere tempo a correggere gli articoli già pronti. Tempo non ce n’è. Non abbiamo tempo, di fronte alle cose che accadono, di correggere il già fatto. Occorre correggerci nel fare quello che segue»). Da seguire, con uno sguardo più approfondito al sito del Centro Studi su Fortini, centrofortini.unisi.it e alla sua rivista, che non può non chiamarsi ospiteingrato.org.
Loredana Lipperini, la Repubblica 9/11/2014