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 2014  novembre 09 Domenica calendario

NICCOLO’ ANTONELLI: «IL MIO NOME LASSU’, GRANDE EMOZIONE E RABBIA»

Pole position al 51O tentativo. «È stato un anno un po’ così, ma nelle ultime gare sono cresciuto, sono più costante» si scusa, quasi, Niccolò Antonelli, 18 anni, dal potenziale enorme, ma che, fino a oggi, ha raccolto molto meno di quanto sia nelle sue capacità. Anche se in prova, per la verità, è spesso andato forte, come confermano le quattro prime file conquistate fino a ieri. Ma la pole è un’altra cosa, ha un altro sapore. «Quando ho visto il mio nome davanti a tutti mi sono emozionato: è davvero una bella soddisfazione, un traguardo raggiunto» sorride timido. Ragazzo tranquillo ma tutt’altro che introverso, Niccolò è alla sua ultima gara con la Ktm e con il team Gresini: l’anno prossimo salirà sulla Honda del team Ongetta. «C’è anche un po’ di rabbia in questa prestazione: spero di fare un bel regalo alla squadra che mi ha portato al mondiale».

Crisi Non è stata una stagione facile per Antonelli e dopo 3 anni, Gresini ha deciso di sostituirlo con Andrea Locatelli. Ma Niccolò sembra avere superato le difficoltà, soprattutto psicologiche. «Ero partito per vincere il titolo, ci pensavo, ma non ero ancora pronto: per questo sono caduto tanto all’inizio. Grazie alla VR46 (Antonelli è uno dei piloti dell’Academy di Rossi) ho capito gli errori». Alle sue spalle Jack Miller e Alex Marquez, in lotta per il titolo iridato. «Io non guarderò in faccia nessuno: non ho mai vinto un GP, se ne avrò la possibilità non rallenterò di sicuro» dice giustamente. Miller deve vincere sperando che Marquez non salga sul podio: tutto può succedere con 18 piloti in meno di un secondo.

Prima fila In Moto2, 11a pole per l’iridato Tito Rabat (primato per la categoria di mezzo), davanti a Johann Zarco e Franco Morbidelli, al debutto in prima fila. «Non è stato un giro casuale, ho pure un buon passo» commenta soddisfatto Morbidelli, anche lui pilota della VR46 Academy. «Lavoriamo tanto insieme: sono contento sia per Niccolò sia per Franco. Mi piace stare con questi piloti: per me è anche un modo per tenermi giovane. Antonelli è in crescita: in Malesia è arrivato settimo, ma a solo 1”8 dal primo. Ma anche Fenati (14o dietro a Migno, n.d.r. ) ha il passo per stare davanti» si rallegra Vale. Per lui e la VR46 è stata una giornata da ricordare.