Filippo Grimaldi, La Gazzetta dello Sport 9/11/2014, 9 novembre 2014
ZEMAN: «MI SERVIREBBE UN RIVA»
Quando gli opposti (non) coincidono. Chi troppo (il Genoa, che fuori casa è fra le tre squadre di Serie A che hanno raccolto più punti, insieme a Juve e Milan), e chi nulla (il Cagliari di Zeman: al Sant’Elia quest’anno non è ancora riuscito a strappare una vittoria).
Cercasi (nuovo) Riva
Conti e compagni sanno benissimo il compito difficile che li attende oggi, contro un avversario che viene da tre vittorie consecutive: «Genoa felice e contento: per stare come loro dovremmo vincere qualche partita in più», fa notare Zeman, che però non ha perso il sonno di fronte a questa vittoria interna che tarda ad arrivare. «Prima o poi ci riusciremo», garantisce lui. Il cammino dei sardi ha riservato del resto sin qui anche prestazioni eccellenti. «Ecco perché — prosegue il tecnico — sarebbe bello ripartire dal secondo tempo con la Lazio. Nella prima metà gara non eravamo scesi in campo con l’approccio giusto, non abbiamo mai tirato in porta. Con la Lazio si poteva anche perdere, ma in un altro modo». Certo, oggi pesa — eccome — l’assenza per squalifica di Ibarbo (e di Crisetig). Esistesse, oggi, uno come Rombo di Tuono: «Ci farebbe comodo in attacco... Ha fatto la storia del Cagliari e della Nazionale», chiude Zeman, che poi riconosce i meriti di Gasperini: «Un ottimo allenatore, anche se ha avuto un pizzico di fortuna battendo la Juventus all’ultimo minuto. Non accade spesso un fatto del genere».
Non m’illudo
Gasp prende atto, ma di qui a pensare che il suo Grifone parta con un bonus, oggi a Cagliari, neppure ci pensa. «Zeman rimane un avversario difficile da affrontare, e per questo rimane una gara aperta a tutti i risultati. Lui, comunque, non ha un modo diverso di giocare in casa o in trasferta. Anzi, ci sono state gare ben disputate a Cagliari, al di là del risultato». Occhi aperti, però sarebbe altrettanto falso pensare che questa lunga striscia positiva dei rossoblù, con tre vittorie consecutive, non sia servita a dare la convinzione necessaria a «continuare così. Il gruppo ha voglia di fare bene e di proseguire su questa strada, anche se vanno considerati gli avversari. Ce la giocheremo al meglio delle nostre possibilità, cercando di essere efficaci e concreti». Con un sogno nel cuore: «Continuare a migliorare la nostra striscia positiva prima della sosta sarebbe una cosa davvero fantastica...». Gasp è pronto a (ri)provarci.