Roberto Cotroneo, Sette 7/11/2014, 7 novembre 2014
FATTA DILMA, RIECCO LULA RIELETTA LA PRESIDENTE, SI PENSA SUBITO AL VOTO DEL 2018: IL GRANDE EX POTREBBE TORNARE
Nemmeno il tempo di proclamare i risultati ufficiali delle presidenziali di fine ottobre e il Brasile già si interroga: chi saranno i candidati al prossimo giro, nel 2018? La ragione è presto detta: il secondo mandato di Dilma Rousseff – rieletta con un piccolo margine e indebolita – sarà condizionato dalle intenzioni di Luiz Inacio Lula da Silva. Se il capo storico della sinistra brasiliana decidesse di riprovarci tra quattro anni, la sua influenza sul prossimo governo sarà rilevante, molto di più che durante il primo mandato della Rousseff. In apparenza tra i due non ci sono frizioni. Dilma ha governato il Brasile gli ultimi quattro anni in piena autonomia, e Lula è intervenuto in suo appoggio soltanto nel finale della campagna elettorale, quando le cose per la “presidenta” si stavano mettendo male. Ma dietro le quinte si nascondono visioni diverse, di strategia, carattere e soprattutto di conduzione dell’economia. Il primo quadriennio della Rousseff ha visto aumentare le interferenze statali, abbandonare il rigore finanziario a favore di una politica più espansiva. I risultati non sono stati buoni. La crescita brasiliana si è fermata e l’inflazione è tornata a preoccupare. Dilma ha avuto un rapporto burrascoso con le imprese e i mercati finanziari. Non a caso in vista della sua rielezione, la Borsa di San Paolo è crollata e i titoli della imprese statali sono arrivati a dimezzarsi di valore. Un segnale potrebbe arrivare nei prossimi giorni, quando verrà definita la squadra economica del nuovo governo e le prime misure. Secondo la stampa brasiliana, Lula avrebbe suggerito a Dilma di scegliere il nuovo ministro dell’Economia in una terna di uomini vicini ai mercati e non appartenenti al Pt, il Partito dei lavoratori. La Rousseff si è riservata di decidere, ma sarebbe orientata ad accettare il consiglio. Lula sa bene che se anche il secondo mandato di Dilma fosse deludente, le sue probabilità di tornare al potere nel 2018 si ridurrebbero di parecchio. L’ex operaio sostiene di non aver ancora deciso. «Tra quattro anni ne avrò 73, il mio primo obiettivo è essere ancora vivo», ha scherzato Lula. Molto dipenderà anche dalle sue condizioni di salute. Al momento sono buone, ma due anni fa l’ex presidente ha dovuto combattere contro un serio tumore alla laringe, poi dichiarato completamente guarito.