Agnese Ananasso, la Repubblica 5/11/2014, 5 novembre 2014
SE COMPRARE CASA DIVENTA UNA LOTTERIA
La casa? Non resta che vincerla alla lotteria. In ricevitoria, in banca o alla posta. In tempi in cui i mutui non vengono erogati nemmeno a chi ha uno stipendio sicuro, non resta che tentare la fortuna. Ultimo in ordine di tempo è il concorso di Poste Italiane: acquistando i buoni fruttiferi postali si può vincere un voucher del valore di 200mila euro per l’acquisto di una casa. Più se ne comprano più alta è la probabilità di vincere. Come un terno al lotto, ma al posto della schedina c’è un buono di risparmio. E ce n’è anche per chi preferisce la tradizione. Sisal ha lanciato il concorso Winforlife Vinci Casa: scegliendo 5 numeri su 40 si può vincere ogni settimana una casa da 500mila euro. Un concorso che ha sollevato un vespaio tra le associazioni di consumatori che lo hanno giudicato, in un momento di crisi come l’attuale, un’incitazione a rovinarsi giocando. Uno sconto di 200 euro sulla rata del mutuo per un anno intero è stato invece utilizzato da Ing Direct per attirare nuovi clienti.
Strategie di marketing che giocano sulla vulnerabilità di persone per cui la casa, o anche solamente l’accesso al credito, è solo un sogno. Prima era lo yacht, ora è il mutuo. «In questi ultimi anni abbiamo assistito alla trasformazione di banche e finanziarie in una sorta di supermercati, o in veri e propri suk – dice Marco Pierani di Altroconsumo – dove anziché fare una consulenza adeguata si cerca di convincere il cliente a fare scelte finanziarie usando specchietti per le allodole.
Quando poi il concorso a premi lascia immaginare la possibilità di vincere una casa, si arriva al paradosso: le banche non concedono i mutui, la casa è sempre più difficile da acquistare e dunque, in operazioni di marketing spregiudicate, diventa un bene ambito da dare in premio. Tutto questo è moralmente deplorevole e professionalmente scorretto».