Valerio Arrichiello, Il Secolo XIX 1/11/2014, 1 novembre 2014
MANGIO ERGO SUM, I MIEI 85 ANNI DI SPORT
[Bud Spencer]
«FUTTETENNE». Carlo Pedersoli in arte Bud Spencer, campione dello sport e mito del cinema ripete il suo motto come un mantra anti-stress. «Fottitene, fregatene», perché la vita è bella anche se gli anni passano. Da ieri sono 85, festeggiati in famiglia nella sua casa romana. «Ma io song ‘e Napule, quartiere Santa Lucia». Auguri dai fan e una visita gradita. «A cena arriva Terence Hill: la moglie lo tiene a stecchetto, ma quando viene da me si sfoga. Il menù? Spaghetti al pomodoro, alla napoletana».
Bud, prima di tutto come sta?
«Qualche mese fa ho avuto un problema, una lesione gastrica che mi stava facendo perdere sangue. Per fortuna mia moglie Maria mi ha convinto ad andare dal medico: ho rischiato, ma ora va molto meglio. Oggi (ieri ndr) mi sono arrivati auguri anche dalla Cina. E poi dalla Germania, lì mi vogliono un bene incredibile, ho visto gente con la mia faccia tatuata sulla pelle».
Ma chi compie 85 anni? Bud Spencer o Carlo Pedersoli?
«Tutti e due anche se ho sempre distinto il successo nel cinema e quello nello sport. Il primo te lo dà il pubblico, il secondo è tuo e non te lo può togliere nessuno».
E lei di successi nello sport ne ha ottenuti tanti.
«Ho praticato tutti gli sport, tranne due. Non ho fatto il ballerino e il fantino: ero troppo pesante (ride). Ricordo nel film “I Quattro dell’Ave Maria” un cavallo che si chiamava El Cordovez. Già il primo giorno aveva cercato di disarcionarmi. Il secondo appena ho messo il piede nella staffa si è girato di traverso e si è messo in sciopero».
Però con nuoto e pallanuoto è andata molto meglio.
«Ho provato anche la boxe. Ero un peso massimo, colpivo forte ma non ero cattivo. Quando l’avversario era in difficoltà non mi veniva il colpo del ko. Mi allenavo al Foro Italico, c’era una piscina, provai col nuoto e capii che potevo fare buone cose».
E non sbagliava.
«Sono stato 11 volte campione nazionale nei 100 stile, primo italiano a scendere sotto il minuto e ho fatto le Olimpiadi di Helsinki e Melbourne. Peccato che dai 17 ai 20 anni sono andato in Brasile con la famiglia e ho perso gli anni migliori».
E la pallanuoto?
«Sono stato il primo a fare nuoto e pallanuoto: non volevano, dicevano che rovinasse lo stile. Sono stato per due anni e mezzo il centroboa del Settebello. La pallanuoto è incredibile, non puoi fermarti un attimo, servono forza e riflessi. E quante botte. Una volta un avversario mi diede una strizzata alle palle...si può dire?».
Certo.
«Beh, poi mi sono vendicato e l’ho mandato all’ospedale. E poi il rugby: sono stato campione d’Italia nei dilettanti. Ero terza linea, poi videro che facevo i 100 metri in 11 secondi e mi misero all’ala. Veloce e potente, non mi fermavano».
Come Bulldozer. E il calcio?
«Tifo Napoli e simpatizzo per la Lazio che è stata la mia società. Nel nuoto tifo per la Pellegrini e mi piaceva Rosolino».
Maa85 anni si può ancora sognare?
«Certo, vorrei fare ancora cinema, ho già qualche idea. Tra un po’ uscirà un cd in cui canto in napoletano, italiano, francese, inglese e spagnolo. E ho scritto tre libri: l’ultimo si chiama “Mangio ergo sum”».
Come mai questo titolo?
«Adoro la filosofia e Cartesio è stato un innovatore. Lui diceva “Cogito ergo sum”, “Penso dunque sono”. Ma io sono andato oltre; caro Cartesio se prima non mangi come vuoi pensare?».
E lei cosa mangia? Birra e salsicce?
«Solo quando vado in Germania, però preferisco la pasta. E poi la frittata di cipolle e la parmigiana di melanzane».
Un consiglio ai più giovani?
«Futtetenne».
Cioè?
«Fregatevene. Certo se uno perde qualcuno che ama è normale soffrire, ma per le piccole cose, io dico “futtetenne”. Siamo condannati a morire e allora godiamoci la vita. Tutti a pensare a quando andremo nell’aldilà, ma magari ci sarà qualcuno che ci dirà “vieni qua” e staremo bene anche di là. “Futtetenne” è anche il titolo di una canzone che canto e sarà pure nel prossimo cd. Alla fine dice: “Si te guard o spiecchio e si diventat viecchio, fall nu pernacchio e rire, rire”. Ridi, ridi. E “futtetenne”. Anche a 85 anni».
Ultima curiosità, ma chi è più forte, Bud Spencer o Terence Hill?
«Bud, non scherziamo. Lui è un buon acrobata ma io sono troppo più grosso. In qualche film qualche cazzotto ce lo siamo dati, nella vita non abbiamo mai litigato. E ora lo aspetto per gli spaghetti».