Chiara Bussi, Il Sole 24 Ore 3/11/2014, 3 novembre 2014
ASSET, RISCHI, FUSIONI: COSI’ LA BCE VIGILA SULLE BANCHE
Il debutto è previsto per domani, quando la Bce assumerà la vigilanza sui 130 gruppi bancari più significativi dell’Eurozona, di cui 15 italiani. Dopo il check up sullo stato di salute delle banche (Asset Quality Review) e il loro elettrocardiogramma sotto sforzo (stress test) Francoforte è ora pronta ad assumere l’incarico di arbitro del sistema creditizio.
Una rivoluzione copernicana voluta dai leader europei nel giugno 2012 per spezzare il circolo vizioso tra crisi del debito e crisi bancarie, applicando regole comuni in un sistema finanziario sempre più integrato. Da domani si completa così il primo tassello del puzzle dell’Unione bancaria. Tempi più lunghi, invece, per gli altri due pilastri: il meccanismo unico per i salvataggi bancari e la garanzia sui depositi.
A
ASSET QUALITY REVIEW
Letteralmente significa «revisione della qualità degli attivi» . Viene chiamato così il check-up che la Bce ha svolto da febbraio a ottobre sui bilanci delle 130 maggiori banche europee, di cui 15 italiane. L’Aqr, insieme agli stress test (si veda alla lettera S), è una componente chiave della valutazione approfondita del sistema bancario prima dell’assunzione dei compiti vigilanza da parte della Bce. L’esame ha portato a una riduzione del valore dell’attivo di 48 miliardi di euro, di cui 12 miliardi di euro attribuiti alle banche italiane.
B
Bce
La Banca centrale europea esercita le funzioni di politica monetaria ai fini del mantenimento della stabilità dei prezzi. Il regolamento n. 102 del 15 ottobre 2013 le affida, a partire dal 4 novembre, nuovi compiti di vigilanza bancaria in virtù del Meccanismo di vigilanza unico (Mvu) insieme alle autorità nazionali competenti (Anc), ovvero alle Banche centrali nazionali. Il regolamento stabilisce che l’attività di politica monetaria e quella di vigilanza «devono essere assolte in maniera nettamente separata per evitare conflitti di interesse e assicurare che ogni funzione sia esercitata conformemente agli obiettivi». La Bce deve garantire che il consiglio direttivo operi in modo completamente differenziato per quanto riguarda le funzioni di politica monetaria e di vigilanza. Questa differenziazione dovrebbe prevedere riunioni e ordini del giorno rigorosamente separati.
C
Consiglio di vigilanza
Il Consiglio di vigilanza è la cabina di regìa del Meccanismo di vigilanza unico. Pianifica e svolge i compiti di vigilanza e propone progetti di decisione per l’adozione da parte del Consiglio direttivo della Bce. È formato dal presidente, la francese Danièle Nouy, e dal vicepresidente (la tedesca Sabine Lautenschläger) con un mandato di cinque anni a partire dal 1° gennaio 2014. Nel Consiglio siedono inoltre quattro rappresentanti della Bce e un rappresentante delle Banche centrali nazionali dei 18 Paesi aderenti all’euro. Le decisioni vengono adottate a maggioranza semplice. Ogni membro dispone di un solo voto e in caso di parità il voto del presidente è determinante. Un progetto di decisione è considerato adottato se il Consiglio direttivo della Bce non muove obiezioni entro dieci giorni lavorativi. Il Consiglio direttivo della Bce può adottare progetti di decisione o sollevare obiezioni ma non può apporvi modifiche.
D
Default
Fino al 2016 i fallimenti delle banche verranno gestiti in base alle regole nazionali. Poi entrerà in funzione il Meccanismo unico di risoluzione con il cosiddetto «bail-in» che sposta l’onere dal pubblico ai privati: a pagare saranno, nell’ordine, azionisti, obbligazionisti junior, obbligazionisti senior e correntisti oltre 100mila euro fino all’8% delle passività della banca in difficoltà. Solo in seconda battuta subentrerà il Fondo unico di risoluzione con una dotazione di 55 miliardi di euro.
E
ENTI CREDITIZI SIGNIFICATIVI
Il Meccanismo di vigilanza unico è responsabile della vigilanza di 130 gruppi bancari (pari a circa 4.900 banche). Un ente creditizio è considerato significativo se soddisfa una di queste condizioni: il valore totale degli asset supera i 30 miliardi di euro; è una delle tre banche più significative del Paese; riceve assistenza diretta dal Meccanismo europeo di stabilità (Mes); il valore degli asset supera i 5 miliardi e il rapporto tra le attività transfrontaliere in più di un altro Stato membro e le attività totali è superiore al 20 per cento. Durante la loro attività o a causa di eventi eccezionali, come una fusione o un’acquisizione, la qualifica di «ente creditizio significativo» può cambiare e la banca in questione può dunque passare dalla vigilanza nazionale a quella della Bce o viceversa. Attualmente i gruppi soggetti alla vigilanza unica sono 130, dei quali 15 italiani.
G
Garanzia unica sui depositi
È il terzo tassello dell’Unione bancaria. Nel dicembre 2013 Parlamento e Consiglio Ue hanno trovato un accordo sulle norme che armonizzano le regole sulla garanzia dei depositi fino a 100mila euro con modalità di rimborso di sette giorni. La riforma, che deve essere approvata in via definitiva, non prevede però la messa in comune delle risorse, come aveva proposto la Commissione Ue.
I
Irregolarità
In caso di irregolarità la Bce può comminare alle banche sanzioni amministrative pecuniarie fino al doppio dei profitti ricavati o delle perdite evitate grazie alla violazione quando i ricavi possono essere determinati o fino al 10% del fatturato complessivo annuo realizzato nell’esercizio finanziario precedente. La Bce può inoltre imporre una penalità di mora in caso di inosservanza di una decisione o di un regolamento in materia di vigilanza.
M
Meccanismo di vigilanza unico
È il nuovo sistema di vigilanza sotto l’egida della Bce che debutta il 4 novembre, primo tassello dell’Unione bancaria. È concepito per salvaguardare la sicurezza e la solidità del sistema bancario europeo, per accrescere l’integrazione e la stabilità finanziaria nei 18 Paesi che partecipano all’euro. La posa della prima pietra è avvenuta al vertice Ue del 29 giugno 2012. Il Mvu presuppone che il corpus unico di norme sui servizi finanziari sia applicato nella stessa maniera alle banche della Zona euro. Un meccanismo di vigilanza unico ed efficiente è il presupposto per consentire al Meccanismo europeo di stabilità (Esm in inglese) di ricapitalizzare direttamente le banche. Il fondo di salvataggio dell’area già nell’ultima parte di quest’anno sarà in grado di ricapitalizzare le banche in difficoltà che abbiano svalutato l’8% delle proprie passività.
N
Non partecipanti
Gli Stati che non hanno adottato l’euro possono siglare con la Bce un memorandum di intesa. Nel documento vengono definite le modalità di cooperazione nell’esecuzione dei compiti di vigilanza. Il memorandum verrà riesaminato periodicamente.
O
Organismi bancari europei
Il Meccanismo unico di vigilanza coopera strettamente con gli altri organismi europei, come l’Eba, l’Autorità bancaria europea. Il Mvu partecipa ai lavori dell’Eba e contribuisce a favorire la convergenza in materia di vigilanza integrando la vigilanza tra le giurisdizioni. La Banca centrale europea deve poi tenere conto delle raccomandazioni del Cers, il Comitato europeo per il rischio sistemico, che sorveglia i rischi nel sistema finanziario Ue nel suo complesso esercitando la cosiddetta «vigilanza macroprudenziale».
R
Rischi sistemici
La Bce in qualità di supervisore unico avrà un focus particolare sulla valutazione dei rischi derivanti da squilibri internazionali o di quelli potenzialmente in grado di causare bolle settorali (come nel caso dell’edilizia). Per la valutazione dei rischi sistemici la Bce si serve delle analisi condotte dai Gruppi di vigilanza congiunti, composti da personale della Banca centrale di Francoforte e delle Banche centrali nazionali, e della divisione Analisi dei rischi.
S
Stress test
È l’esame sotto sforzo condotto in estate sui bilanci delle banche europee e propedeutico all’avvio della vigilanza unica sotto il ventaglio della Bce. Punta a testare la capacità delle banche di reagire ai rischi di peggioramento della situazione economica. È stato condotto dall’Eurotower in cooperazione con l’Eba, l’Autorità bancaria europea. Per poter superare l’esame occorreva che il capitale di miglior qualità (Cet1) non scendesse al di sotto dell’8% dell’attivo ponderato per il rischio, sotto il 5,5%, nel caso dello scenario più estremo. I risultati sono stati resi noti il 26 ottobre. Sulla base dei conti chiusi il 31 dicembre 2013 sono state 25 le banche europee bocciate, di cui 9 italiane. Se invece si tiene conto delle misure adottate nel corso di quest’anno i respinti scendono a 13. Di questi 4 italiane: Mps, Carige, Popolare di Vicenza e Popolare di Milano. Complessivamente le banche dell’Eurozona dovranno raccogliere circa 9,5 miliardi di nuovo capitale.
U
Unione bancaria
È un insieme di regole in via di definizione che i Paesi dell’Eurozona hanno concordato per attutire e prevenire l’impatto delle crisi bancarie e impedire che il fallimento di un singolo istituto possa avere un effetto domino sull’intero sistema creditizio europeo dell’Eurozona. Si fonda su tre pilastri: un sistema di vigilanza sotto l’egida della Bce, un fondo europeo per le gestione dei fallimenti bancari e uno schema di garanzia europea dei depositi.
V
Vigilanza della Bce
Nel regolamento che istituisce il Meccanismo di vigilanza unico si parla di «un sistema di vigilanza integrato» . La Bce, congiuntamente alle Banche centrali nazionali, ha il potere di concedere e revocare l’autorizzazione di qualsiasi ente creditizio e di valutare l’acquisizione di partecipazioni nelle banche dell’area euro. Per salvaguardare la stabilità finanziaria Francoforte può anche considerare l’imposizione di requisiti prudenziali aggiuntivi. La Bce può inoltre proporre la revoca di una licenza bancaria nei casi indicati nel diritto europeo. Le priorità strategiche della vigilanza vengono definite per un arco temporale di 12-18 mesi. Le autorità nazionali riceveranno le domande di autorizzazione e le notifiche di acquisizione di una partecipazione qualificata. Gli istituti nazionali continueranno a esercitare la vigilanza su soggetti assimilati a enti creditizi nazionali, su quelli di Paesi terzi che aprono una succursale o che prestano servizi transfrontalieri nella Ue e sui servizi di pagamento. Effettueranno inoltre le verifiche quotidiane sulle banche.