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 2014  novembre 03 Lunedì calendario

RICERCATRICE ITALIANA MOLESTATA E DISCRIMINATA IL CASO SCUOTE YALE

«Vorrei baciare le tue labbra in Liguria, e ogni parte del tuo corpo in qualunque continente o città del mondo». Michael Simons, celebre cardiologo della prestigiosa università di Yale, pensava di aver fatto la sua dichiarazione d’amore alla collega italiana Annarita Di Lorenzo, quando il 12 febbraio del 2010 le aveva consegnato questa lettera. Ma Simons era sposato, Di Lorenzo fidanzata con un altro medico della stessa Facoltà, e quelle parole hanno provocato uno scandalo finito sulle pagine del New York Times, che sta rilanciando la polemica sulla scarsa attenzione degli atenei Usa al problema delle molestie sessuali.
Annarita Di Lorenzo è una patologa di 39 anni, che aveva preso la laurea e il dottorato di ricerca all’Università Federico II di Napoli. Poi era andata in America per fare il post dottorato nel laboratorio del dottor William Sessa alla Yale University. Nel dicembre del 2009, mentre andava in treno a New York per una cena organizzata da Michael Simons, capo del dipartimento di Cardiologia e direttore dello Yale Cardiovascular Research Center, aveva incontrato Frank Giordano, un collega che proprio Simons aveva reclutato da Dartmouth. Annarita e Frank si erano findanzati e poi sposati.
Però Simons, che ha 18 anni più della Di Lorenzo, si era preso una cotta per lei, e aveva cercato di dissuaderla dal matrimonio. Le aveva detto che stava scegliendo l’uomo sbagliato, perché lui era più potente di Giordano e le avrebbe potuto aprire le porte del successo accademico. Quindi le aveva consegnato quella lettera, con cui da una parte le dichiarava il suo amore, e dall’altra la sollecitava a mollare il collega.
Annarita lo aveva respinto, rispondendo che quell’atteggiamento offendeva lei, Giordano e la moglie di Simons. Quindi aveva cambiato università, passando a Cornell. Frank però era rimasto a Yale, e da quel momento in poi la sua carriera si era fermata. Simons lo sfotteva e lo denigrava in ogni occasione. Giordano veniva escluso da incontri e incarichi importanti, e non aveva ricevuto la promozione a professore di ruolo. Quindi lui e la Di Lorenzo avevano denunciato il caso allo University Wide Committee on Sexual Misconduct, sperando di ottenere giustizia. Il Comitato aveva riconosciuto che Simons derideva Giordano, e aveva esercitato una leadership impropria. Quindi aveva raccomandato di toglierli la carica di capo di Cardiologia e bandirlo per cinque anni da qualunque posizione amministrativa. Michael aveva risposo che forse aveva scherzato con Frank, ma le sue decisioni erano sempre state dettate da motivazioni professionali, e il provost Ben Polak gli aveva imposto solo una sospensione ridotta, che gli avrebbe consentito di riprendere tutte le cariche nel giugno del 2015. Dietro forse c’era l’amicizia di Simons col preside, Robert Alpern, e il fattore economico, perché Michael ogni anno riceveva dal governo federale fondi per la ricerca da 5 milioni di dollari. Quando il caso è arrivato nelle mani del Times, Simons ha ammesso di aver fatto l’errore di corteggiare Annarita e ha «deciso di non tornare nella sua posizione», ma ha negato discriminazioni professionali contro Giordano.
Le resistenze dell’università ad intervenire hanno subito riacceso le polemiche sulla scarsa attenzione degli atenei americani per le molestie sessuali, che spesso degenerano nelle violenze soprattutto fra gli studenti. La California ha appena approvato una legge che impone la manifestazione di un «consenso conscio» al rapporto sessuale, perché sia considerato legale. Ad aprile la stessa Casa Bianca aveva sollecitato i college a fare di più, rivelando che una studentessa su cinque dice di aver subito attacchi, ma solo il 12% dei casi viene denunciato.
Paolo Mastrolilli, La Stampa 3/11/2014