al. p., Corriere della Sera 2/11/2014, 2 novembre 2014
CAPELLO SENZA SOLDI DA CINQUE MESI «ADESSO BASTA»
Dopo il Mondiale in Russia era scoppiato il pandemonio: un parlamentare aveva definito Fabio Capello «un ladro», un altro gli aveva chiesto di restituire i soldi alla Federazione. Il problema però è che il tecnico friulano — benché in possesso di un contratto monstre da 8.5 milioni di euro l’anno — soldi non ne vede da cinque mesi, cioè da prima della fallimentare spedizione in Brasile brasiliana.
«Io non alleno solo per soldi — ha spiegato l’allenatore al sito Sportbox.ru. — però, come molti sanno ormai, non prendo lo stipendio da cinque mesi». Capello ammette di essere stanco della situazione e di sentirsi ormai «al limite». Una specie di ultimatum, anche se lo stesso tecnico ha aggiunto: «Spero che una soluzione si trovi al più presto possibile per continuare a lavorare senza tensioni».
Si tratta, va da sé, di un sogno. Il rapporto di Capello con la Russia infatti non è stato mai sereno. Assunto il 19 luglio 2012 con un accordo biennale fino al 2014, il tecnico friulano aveva poi prolungato il contratto fino al 2018, anno in cui la Russia ospiterà per la prima volta i Mondiali. Il pessimo risultato della Nazionale in Brasile (fuori al primo turno contro Belgio, Corea del Sud e Algeria) ha scatenato le critiche. Questo naturalmente, non legittima la mancata erogazione dello stipendio. E, ha ammesso il ministro dello Sport Vitaly Mutko, «può avere effetti negativi sui risultati della squadra e sulle motivazioni», come testimonia l’ultimo deludente 1-1 con la Moldavia nel girone di qualificazione a Euro2016. «Io però adesso penso solo al match con l’Austria del 15 novembre», ha chiuso Capello l’intervista. Ma l’ipotesi che non sarà lui a guidare la Russia ai primi Mondiali di casa si fa sempre più fondata.
al. p.