Franco Giubilei, La Stampa 1/11/2014, 1 novembre 2014
GRILLO RIFIUTA L’INTERVISTA DA 2000 EURO“ L’INIZIATIVA È TEMPORANEAMENTE SOSPESA”
Chi si ricorda di Beppe Grillo che, nella Genova disastrata dall’alluvione, per essere intervistato chiedeva 2.000 euro per un’intervista da devolvere alla popolazione colpita? Beh, c’è chi lo ha preso allegramente sul serio, raccogliendo e versando la cifra richiesta sul conto indicato dal comico-leader, per poi sentirsi rispondere picche: quattro righe dal tono formale inviate via mail ieri mattina in cui Grillo ringrazia per la donazione, annuncia che «l’iniziativa è temporaneamente sospesa» e avverte che l’importo è stato rimborsato.
Destinatari: Luca Bottura di Radio Capital, che ogni mattina va in onda con un’ironica rassegna stampa, e la redazione di Servizio Pubblico, che aveva avuto la stessa idea. Niente intervista a nessuno dunque, nonostante la tambureggiante campagna di Bottura sulla sua emittente e su Twitter (hashtag: «Beppe vai da Luca», diventato subito un tormentone), grazie alla quale ha raggiunto e superato quota duemila euro (2.824, per esser precisi) coinvolgendo i suoi ascoltatori.
«Hanno partecipato a centinaia, chi versando un euro e chi qualcosa in più, compreso qualche pazzo che ha sborsato 100 euro – spiega il conduttore e autore -. L’ho fatto con spirito goliardico e di gioco, ma in 5-6 giorni abbiamo raccolto la cifra necessaria con l’impegno che Grillo avrebbe dovuto rispondere alle domande degli ascoltatori, non alle mie».
Invece non è bastato, e un paio d’ore oltre la scadenza del termine fissato, l’orario d’inizio della puntata di Lateral di ieri, è arrivato il niet di Grillo. «Forse quando ha stabilito i 2000 euro ha pensato che nessuno lo prendesse sul serio – commenta il conduttore -: fra l’altro l’Iban che aveva indicato per il versamento era sbagliato, abbiamo dovuto informarci meglio per avere quello giusto».
Ma perché Grillo si è tirato indietro? Ha lanciato il sasso e nascosto la mano? Bottura la prende col solito humour: «Forse si sarà sentito più tutelato da Vespa… L’ho cercato in diretta tramite i suoi parlamentari, ho telefonato anche a Vito Crimi, ma stava prendendo l’aereo e non ha potuto aiutarmi, forse due cose insieme non riusciva a farle. Il movimento non è il mio bersaglio, ma Renzi o De Benedetti se non altro non sono stati così disinvolti da mettere una tariffa sulla libertà di stampa. È stata un’esperienza di intelligenza satirica condivisa, con molta gente che voleva vedere come andava a finire e lo ha fatto in modo cazzaro, la dimostrazione che se ci fosse meno bile si otterrebbe qualche risultato in più».
I soldi, una volta restituiti da Beppe Grillo, andranno comunque ai genovesi danneggiati.
Franco Giubilei, La Stampa 1/11/2014