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 2014  novembre 01 Sabato calendario

SAPORE

«Voi volete sentire il sapore prima che il piatto sia cucinato» (Fernando Alonso rispondendo alle domande sul suo futuro ancora incerto).

PERCHE’ «Perché la Ferrari non si tiene Fernando e lo fa correre accanto a Sebastian? Sono loro i piloti più forti oggi…» (Gerhard Berger).

DEMOCRAZIA «Non conto i fischi: siamo in democrazia, non ne parlerei nemmeno più. Mi sono sempre preoccupato che le cose che succedevano all’esterno non influenzassero i ragazzi» (Walter Mazzarri).

CONSIGLI «Non mi esprimo perché già in passato il tecnico mi ha invitato a occuparmi del Cagliari. A Mazzarri consiglierei solo di provare a dialogare in altro modo: non ho, infatti, apprezzato come si è rivolto a me e, ancora meno, ho gradito il modo in cui ha replicato a una legittima esternazione di Massimo Moratti» (il presidente cagliaritano Tommaso Giulini).

TUTTI «Non contano i nomi, ma chi non è all’altezza va in tribuna. E se giocano male in undici, vorrà dire che li cambierò tutti e undici» (Cesare Prandelli e la crisi del suo Galatasaray).

GIANLUCAPAGLIUCA «Sono cresciuto a Brooklyn, mio padre Cosmo era nato a Roma e guardavo le partite in tv con lui. Mi piaceva Tempestilli, che poi è diventato il mio migliore amico a Roma. Poi Signori, Baggio, Pagliuca... Mi piaceva il nome gianlucapagliuca, mi sono emozionato quando l’ho conosciuto» (il neopresidente del Bologna Joseph Tacopina).

RISPETTO «Sto bene, grazie a Dio è tutto a posto e tra poco rientro in campo. Non vedo l’ora. Ho passato un periodo difficile con tanti problemi: prima tre infortuni muscolari, poi un’infiammazione alla testa e un virus intestinale. Giravano tante voci brutte su di me: ho due bambini piccoli e potevano sentirle anche loro. Lo dico chiaramente: non ho il tumore, non ho il cancro. Ci vuole più rispetto per me e per la mia famiglia» (il difensore della Roma Leandro Castan).

VECCHIETTI «I nostri giovani hanno qualità, ma devono cominciare a salire sul podio. Io alla loro età già lo facevo. Questi ragazzi non sono lontani dal vertice, ma devono fare l’ultimo salto di qualità, quello più importante. Nani, De Aliprandini, Borsotti, che finalmente sta bene e ha ripreso a sciare come sa. Non dobbiamo sentirci inferiori, non lo siamo. E non sottovalutate noi vecchietti» (Max Blardone).