Oggi 29/10/2014, 29 ottobre 2014
IL PAESE IN NUMERI
• 3 i miliardi di euro che gli italiani spendono ogni anno in prodotti bfo. Siamo il Paese europeo che spende di più in questo settore, che nei primi 5 mesi del 2014 ha avuto un incremento del 17% rispetto alto stesso periodo dell’anno precedente.
•155 telefonini attivi ogni 100 italiani. Nell’Unione Europea siamo quelli che (in proporzione) ne possiedono di più.
• 5 milioni gli italiani che usano per spostarsi, con regolarità, la bicicletta. Sono ancora poche però le piste ciclabili, soprattutto al Sud e nelle grandi città: forse per questo la bici, in Italia, è tre volte più pericolosa dell’auto.
• 514 mila sono i bambini nati in Italia nel 2013. Troppo pochi. Da registrare un saldo negativo con i decessi di più di 86 mila unità.
• 2,1 su 100 italiani hanno assunto cocaina almeno una volta negli ultimi 12 mesi, quasi doppio della media europea (1,2). Peggio di noi solo spagnoli e inglesi.
• 2 città italiane (Mi e Rm), sono in cima al podio per il numero di contatti con il sito hard Youporn. Le tre parole più cercate? “Italian”, “Sara Tommasi” e “amatoriale”.
• 6 milioni di italiani svolgono attività di volontariato.
• 6,1 le auto circolanti ogni 10 italiani. Molto di più della media europea (51 vetture ogni 100 abitanti).
• 78 milioni (circa) le contravvenzioni che vengono fatte ogni anno in Italia (dati 2012). A Milano i vigili staccano una multa ogni 10 secondi. In Germania, il Paese che ci insegue nella classifica europea, vengono fatte 23 milioni di multe, poco più di un quarto di quelle italiane.
• 20 mila euro (o poco meno) il reddito medio degli italiani. L’80 per cento degli imprenditori e dei lavoratori autonomi però dichiara una cifra inferiore. Qualche esempio? I titolari di boutique e negozi di scarpe dichiarano al fisco 6.500 euro, i tassisti di 15.600, i gioiellieri 17.300, cioè più o meno il reddito di una commessa.
• 6.7 i litri di alcol bevuti in un anno, in media, da ogni italiano. I bielorussi ne bevono 17, i tedeschi e gli inglesi 12.
• 7 su 100 italiani si dichiarano vegetariani o vegani: un gruppo di più di 4 milioni di persone, in costante espansione. Tra il 2013 e il 2014 sono cresciuti di circa il 10 per cento. In India, la nazione dove il vegetarianesimo è più diffuso, il 30 per cento della popolazione non mangia carne.
• 26 chili l’anno è il consumo di pasta di ogni italiano, da Bolzano a Lampedusa. L’equivalente di una (piccola) porzione ogni giorno.
• 87,8% degli italiani si dichiara cattolico e il 37% praticante. In realtà in chiesa regolarmente ci va (a seconda delle rilevazioni) tra il 18 e il 28 per cento dei fedeli, che però mandano a messa i loro figli ogni domenica: il 58,3 % dei bambini tra i 6 e i 13 anni partecipa alle funzioni.
• 1.000 euro circa è la cifra che gli italiani investono mediamente in palestre e benessere. Sotto questa media i liguri, che preferiscono allenarsi in casa.
• 0 il numero di libri letti ogni anno da più della metà degli italiani. Siamo uno dei popoli europei che legge meno.
TENORE DI VITA IN EUROPA SI SENTONO MEGLIO–
• Germania
2007: 53%
2013: 61%
• Regno Unito
2007: 63%
2013: 64%
• Francia
2007: stabile
2013: stabile
• Italia
2007: 58%
2013: 42%
MENO UOMINI E PIÙ DONNE AL LAVORO–
• 2010/2013
+45.000 donne
-520.000 uomini
SEMPRE Più IMPRESE SONO STRANIERE–
380.000 imprese gestite da imprenditori stranieri in Italia attualmente (pari all’11,7%)
• 2009/2012
+16,5% imprese gestite da imprenditori stranieri
-4,4% imprese gestite da imprenditori italiani
LA SPENDING REVIEW NELLE FAMIGLIE–
48,6% cambiare abitudini alimentari
63,0% fare acquisti programmati
63,4% acquistare prodotti più economici
76,0% dare la caccia alle promozioni
62,0% acquistare prodotti non di marca
51,0% fare la spesa nei discount
29,0% mangiare meno carne
23,0% mangiare meno pesce
22,0% rinunciare a palestra e piscina
53,0% usare meno la macchina e lo scooter
68,0% rinunciare a cinema e teatro
PRINCIPALI RAGIONI PER ANDARE ALL’ESTERO–
54,9% In Italia c’è mancanza di meritocrazia
49,2% L’Italia è affossata dalla classe dirigente
36,3% In Italia il declino è inesorabile
TORNIAMO A ESSERE EMIGRANTI
2002: 50.000
2012: 106.000
(Dal 2011 al 2012: aumento del 28,8%)
PROFESSIONI IN ROSA–
46,7% Totale delle donne professioniste in Italia (quasi una su due)
63,7% farmacisti
93,0% assistenti sociali
77,0% infermieri
74,1% psicologi
41,3% architetti
42,7% avvocati
38,6% medici e dentisti
42,4% veterinari
35,8% chimici
45,5% consulenti del lavoro
30,6% notai