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 2014  ottobre 30 Giovedì calendario

GLI AMICI E COMPARI PARTECIPANO SEMPRE


Carlo Cottarelli lascia l’incarico di Commissario della spesa pubblica senza essere riuscito neppure ad avviare il piano per disboscare le oltre 10mila società partecipate pubbliche degli enti locali. Voleva ridurle a non più di mille per risparmiare almeno un miliardo all’anno, dal 2015. In questa boscaglia ci sono quasi 100mila poltrone. Molte occupate da politici, in carica o trombati, amici e congiunti. L’autostrada Brescia-Padova, la Serenissima, ha come presidente Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona. Tosi ha preso il posto di Attilio Schneck, ex presidente leghista della Provincia di Vicenza, che è rimasto nel cda ed è diventato presidente della A4 Holding, al piano superiore. Nel cda della Serenissima c’è Giovanni Miozzi, presidente della provincia di Verona, del Pdl. Un’altra leghista veronese, l’assessore provinciale Carla De Beni, è vicepresidente dell’Autostrada del Brennero. Poi c’è la prateria delle municipalizzate. La Iren di Reggio Emilia, che ha unito le forze con Torino e Genova, è presieduta da Francesco Profumo, che fu ministro dell’Istruzione nel governo Monti. Prima di diventare ministro in questo governo. Maria Elena Boschi era nel cda della Publiacqua di Firenze, l’aveva nominata Matteo Renzi quando era sindaco. E il presidente dell’Aeroporto di Firenze è Marco Carrai, amico del Premier. Marco Staderini, dell’Udc, ha lasciato la guida della romana Acea nell’aprile 2013. A fine agosto Staderini è stato nominato presidente della Sogesid, società del ministero dell’Economia creata vent’anni fa per attuare la legge Galli sui bacini idrici. Una società inutile. Prima di Staderini, il presidente e a.d. era Vincenzo Assenza, ex vicepresidente della provincia di Siracusa. Parafrasando un celebre detto, potremmo dire che certe poltrone non si contano, ma si pesano. E per questo è impossibile farle sparire.