Paolo Ziliani, il Fatto Quotidiano 30/10/2014, 30 ottobre 2014
EVELINA CHRISTILLIN, COLLEZIONISTA DI POLTRONE, ARISTOCRATICA ULTRAS JUVENTINA, CAMPIONESSA D’INSULTI ALL’INTER. BREVE RITRATTO DELLA DONNA CRESCIUTA SULLE GINOCCHIA DI GIANNI AGNELLI E CHE ORA DISCETTA DI CALCIO E NON SOLO SUL WEB
Se il presidente di un’associazione che combatte l’anoressia si diverte a deridere qualcuno definendolo “piccoletto ciccione indonesiano”, come se essere grassi e piccoli e asiatici costituisse motivo di tripla vergogna, l’augurio è che non diventi mai presidente di “Save the Children”: sarebbe la fine per i bambini del mondo. È proprio così: Evelina Christillin, la nobildonna torinese cresciuta sulle ginocchia dell’Avvocato Agnelli e presidente di PR.A.TO (Prevenzione Anoressia Torino), è l’insospettabile autrice del pezzo in cui, dopo aver definito i Moratti “famiglia Addams”, si domanda (sull’Huffington Post): “Come faremo senza tutti quei denti marci in tribuna e senza gli abbracci frenetici delle loro smilze braccine?”, per poi irridere Thohir bollandolo come “piccoletto ciccione indonesiano” e liquidandolo con un “faccia pure il Cicciobello a mandorla come gli pare”.
Come dite? Tanto gentile e tanto onesta vi pareva? Le apparenze ingannano. Donna Evelina, la cacciatrice di poltrone più implacabile del Belpaese (Teatro Stabile, Museo Antichità Egizie Torino, Gruppo Carige, Saes Getters Milano, docente Storia Sport Università Torino, Giochi invernali Torino 2006, eccetera eccetera), alla soglia dei 60 anni ha perso la testa. E sentendosi un po’ Virginia Woolf, un po’ Oriana Fallaci e perché no anche un po’ Selvaggia Lucarelli, ha cominciato a pontificare in rete. Facendola fuori dal vaso.
In un post del 23 dicembre 2013 se la prendeva col giudice sportivo per la squalifica della Curva Sud juventina “in seguito a cori di discriminazione territoriale nei confronti di napoletani, peraltro eseguiti proprio durante la partita col Napoli: e se avessero urlato contro i milanesi cosa sarebbe successo?”, si chiedeva Evelina, che forse aveva bevuto un Genepy di troppo; in un post del 25 maggio 2014 si scagliava contro Paparesta (l’arbitro chiuso da Moggi nello spogliatoio), da poco dirigente del Bari: “In realtà – scriveva – quella di Lucianone non si è mai capito bene se fosse una bravata dimostrativa del suo enorme potere, uno sfoggio da guappo o una battuta per dimostrare che tanto il Gianluca lui se lo teneva comunque in pugno come voleva” (il fatto è che non poteva farlo: infatti è stato radiato); in un post più recente (5 ottobre) la nobildama rivelava di aver seguito in tv, a New York, la sfida Juventus-Roma: “Intervallo – raccontava –: e intanto arrivano soffiate via sms di semi-rissa in tribuna causa presenza ingombrante di De Rossi” (cioè, la Juve si costruisce uno stadio dove i “panchinari” si siedono in tribuna e la presenza “ingombrante” diventa quella di De Rossi). Vabbè.
Domanda: che Evelina sia in preda a disturbo narcisistico della personalità, che provoca arroganza, superbia e disprezzo verso gli altri? E dire che nella classifica delle “coppie di potere” che fanno lobby (“i legami che contano veramente”, per dirla con Panorama che l’ha stilata), la coppia Gabriele Galateri (una vita all’Ifil, finanziaria di casa Agnelli)-Evelina Christillin è 38ª, staccatissima, preceduta da Giuliano Ferrara-Anselma Dell’Olio (37ª), Maurizio Costanzo-Maria De Filippi (26ª), Adriano Celentano-Claudia Mori (19ª) e persino da Massimo Moratti-Milly Bossi (28ª), a dispetto di denti marci e braccine smilze. Urge editoriale. By Evelina.
Paolo Ziliani, il Fatto Quotidiano 30/10/2014