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 2014  ottobre 26 Domenica calendario

SORPRESA, LA LETTERATURA INFLUENZA L’ECONOMIA

La critica letteraria più interessante degli ultimi tempi è un’analisi economica: uscita appunto sulle pagine di “business” del New York Times. Ok, forse l’iperbole è un po’ troppo: ma davvero la news analysis di David Streitfeld sul capitombolo in Borsa di Amazon dice sulla letteratura attuale più di tante critiche spacca-capello.
Perché sostiene, conti alla mano, che la letteratura è viva: altroché. La storia è nota: quando è stata la realtà a toccare loro, con lo strapotere di Amazon e relativa perdita del potere di contrattazione, sono stati proprio gli autori a risvegliarsi. Se su Google, per esempio, cominciate a digitare “authors against”, a metà di quell’“against” vi si snocciolerà appunto la frase “authors against Amazon”. Che vuol dire? Che di quella battaglia si è parlato così tanto da essere la prima cosa che salta in mente, a Google, quando si parla di “autori contro”: alla faccia, andrebbe detto, dell’engagement di una volta. Ora, spiega il Nyt commentando il tonfo dei ricavi Amazon, proprio «la pubblicità negativa può avere avuto effetto. Un segmento particolarmente debole nell’ultimo trimestre sono state le vendite di libri, film e cd». Vuol dire che la discesa in campo di Philip Roth e altri giganti ha spinto la gente a fidarsi sempre meno di Amazon: comperando meno. Se poi, nella sfida, abbiano ragione loro o il colosso di Bezos, beh, questa è tutt’un’altra storia. Che forse potrà spiegare solo un’altra analisi economica: a noi lettori che conviene di più?