Elvira Serra, Corriere della Sera 27/10/2014, 27 ottobre 2014
GEORGE, AMAL E LE NOZZE CHE NON FINISCONO MAI
Errare è umano, perseverare diabolico. Dovrebbe tenerlo a mente George Faccia-da-schiaffi Clooney, il quale rischia di farci perdere la pazienza del tutto se non la smette di reiterare i festeggiamenti per le sue sberluccicanti nozze con Amal Alamuddin, avvocato libanese che oltre a essere bellissima è anche bravissima, il che è un’aggravante.
Non bastavano le nozze blindate eppure declamate in mondovisione nella inaccessibile Venezia. Non bastava quella passerella continua di abiti della novella sposa con un tale cambio di stilisti da far apparire Pretty Woman una principiante. E il «sì, lo voglio» sotto un arco di rose bianche lo abbiamo mandato giù soltanto perché ci avevano preparati Ridge e Brooke e perché il vestito nuziale lo aveva disegnato Oscar de la Renta, l’ideale per un’aspirante First Lady. Passi pure la cerimonia fugace nel Comune di Venezia, con Walter Veltroni a fare il bis di una cerimonia già celebrata due sere prima all’americana nello stellatissimo Aman Resort.
Ma che la coppia sabato sera abbia fatto l’ennesima festa (offerta dai genitori di lei) al Danesfield House Hotel & Spa di Marlow, che per intenderci sembra il castello di Biancaneve, più che uno schiaffo alla povertà è un affronto alla nostra magnanimità. E invece ci tocca leggere ancora del menu con tre portate principali, dei balli scatenati fino a tardi, e della suocera dello sposo che non perde occasione per dire quanto è felice ad avere un genero così.
Pare che Amal fosse imbronciata, nel suo abito lungo dorato, abbinato ad orecchini pendenti dello stesso colore. I paparazzi non sono riusciti a strapparle nemmeno un sorriso. Come darle torto: sa cosa l’aspetta.
@elvira_serra