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 2014  ottobre 25 Sabato calendario

STRESS TEST. A SIENA E GENOVA GIA’ CONVOCATI I CDA. SI PENSA A BOND, AUMENTI E CESSIONI

C’è chi ride e chi mugugna, aspettando i risultati dei test Bce. Due consigli di amministrazione bancari sono già convocati, domani, a Siena e a Genova. E questa è una spia del fatto che i risultati del doppio esame verso la vigilanza unica non sono positivi, e si rendono necessarie le remedial actions, ovvero i rafforzamenti di patrimonio per risalire sopra i livelli di indice Cet1 stabiliti dalla vigilanza. Monte dei Paschi e Carige, in effetti, dovrebbero rappresentare il grosso dei (pochi) miliardi di euro che le banche italiane dovranno aggiungere ai 10 che ne hanno già versati nel 2014 in aumenti; ma si arriva a una quindicina con le altre azioni di rafforzamento. Faranno di tutto, i banchieri di Siena e Genova e anche gli altri, per evitare un bis delle ricapitalizzazioni dei mesi scorsi, che avrebbero ripercussioni pesanti sulle quotazioni e diluirebbero i soci che non possono seguirli (in primis, le due Fondazioni Mps e Carige, che hanno decimato il patrimonio per non aver separato i destini dalla banca locale). Le alternative immediate, per tutti, sono bond convertibili in capitale del tipo “At1”, cessioni di rami aziendali e di parti della rete e dell’attivo. Poi c’è la strada delle fusioni, per tagliare sempre più costi e accrescere il potere di mercato. Ma è una strada più tortuosa: bisognerà capire per bene il contesto competitivo, mettere d’accordo le dirigenze, ed evitare i cosiddetti “matrimoni di riparazione”, malvisti dalla vigilanza nazionale.
Monte dei Paschi fa di tutto per scansare il terzo aumento in tre anni. Il management guidato da Fabrizio Viola, inavvicinabile in questi giorni, starebbe studiando l’emissione di un bond convertibile in capitale quando le perdite lo richiedano, e la cessione di Consum.it, ramo del credito al consumo per cui è imminente l’esclusiva al duo Deutsche Bank e fondo High Bridge. L’ammontare dei rimedi dipenderà dal deficit che emerge dai test, specie quelli di stress dell’Eba. La banca, essendo sotto aiuto di Stato c’è un altro miliardo di Monti bond in tesoreria - ha una deroga: non si “stressa” il bilancio 2013 già cupo di suo, ma i dati contabili dei successivi tre anni, come forniti nel piano di ristrutturazione e ritorno all’utile. Tuttavia sembra che su questi dati non ci sia stata condivisione tra Francoforte e l’Italia, e che le istituzioni italiane abbiano negoziato in extremis una soluzione di compromesso. Comunque peggiore dell’iniziale. In ogni caso i vertici senesi puntano a non ricapitalizzare, e questo spiega il vigoroso rimbalzo dell’azione: +10,68% ieri, a rivedere quota 1 euro, ovvero i 5 miliardi di capitale chiesti a luglio ai soci. Ieri in Borsa si sono ricoperti i fondi comuni italiani, e qualche speculatore dopo le scorribande recenti. «Non ho visto pacchetti forti in formazione », spiega un operatore. A Siena l’autonomia conta, e sarà difesa con le unghie: anche cedendo quote sostanziose di sportelli e/o di attivi. Un’offerta che potrebbe anche incontrare il gradimento di compratori francesi, come Bnp Paribas (nel primo caso) e del socio assicuratore Axa (nel secondo). Proprio un miliardo di deficit è la stima media degli operatori per Mps.
Diversa la situazione per Carige, dove il fabbisogno potrebbe avvicinarsi al mezzo miliardo, e dove sarà più difficile evitare la ricapitalizzazione. In quel caso, sarà difficile evitare di fare spazio a un nuovo socio, più probabilmente bancario. Ma per una somma stimata nella metà delle misure richieste, l’ad Piero Montani punta sulle dismissioni. Nel consiglio di domani, oltre ai dati, si discuterà della vendita delle assicurazioni Carige Vita Nuova e Carige Assicurazioni al fondo Usa Apollo, già sfumata due volte per ragioni di prezzo. Si parla di circa 300 milioni, ma il prezzo potrebbe cambiare in base alle esigenze del venditore. E se non basta, l’istituto di Genova sembra pronto a cedere il controllo di Banca Cesare Ponti, banca di gestione grandi patrimoni con una sede gioiello in Piazza Duomo.
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