Tommaso Ciriaco, la Repubblica 25/10/2014, 25 ottobre 2014
GENNARO MIGLIORE, IL FUORIUSCITO DI SEL CHE HA PREFERITO FIRENZE
In linea d’aria piazza San Giovanni dista 231 chilometri dalla ex stazione Leopolda. Politicamente, molto di più. Gennaro Migliore, un passato tra Prc e Sel, un presente nel Pd, ha scelto la kermesse renziana. «Sì — risponde al telefono — sono a Firenze. Ma lascerei da parte visioni manichee, eviterei la contrapposizione. Semplicemente, ho già organizzato la “Fonderia delle idee” e lavoro per la moltiplicazione del dibattito politico» La provoco: preferisce Renzi alla piazza romana. La “sua” piazza, fino a ieri.
«Non mi provoca, perché per me quella piazza deve avere il massimo successo. Come Led abbiamo aderito, siamo convinti della necessità del dialogo con le ragioni dei lavoratori. È indispensabile nella dialettica democratica del Paese».
Resta la scelta: in queste ore lei è alla Leopolda.
«Io in quella piazza ci potrei stare, è possibile che ci stia prossimamente. In questa fase così delicata di transizione, di passaggio, era giusto essere qui alla Leopolda».
A Roma ci sarà la minoranza del Pd. Contro il premier.
«Per discrezione non entro in una dialettica stratificata nei mesi e negli anni, che precede il mio approdo nel Pd».
Per Renzi la protesta è sindacale, ma anche politica.
«Molto dipenderà dagli organizzatori. Una piazza sindacale è dei lavoratori e, come tale, è una ricchezza».
La piattaforma è molto dura con Palazzo Chigi.
«Credo sia giusto fare di tutto per ascoltare fino in fondo queste obiezioni, anche le più critiche, e poi decidere di procedere con le riforme. Per migliorare una delega troppo generica molto dipenderà dall’azione del Parlamento. Sull’articolo 18 il documento della direzione del Pd è importante. Le forze politiche e sociali si parlino, senza però rientrare nella dimensione concertativa ».
In piazza ci sarà Sel. Da loro ha ricevuto molte critiche.
«Si parli invece del merito e dei problemi del Paese. Io non polemizzo con gli ex compagni, comunque compagni di sinistra e della mia vita. Ma sui social ho ricevuto attacchi senza motivazioni, ridicoli. C’è chi mi augura addirittura la morte. Chi mi paragona a Razzi e Scilopoti? Una stronzata, una cosa vergognosa».