Paolo Bracalini, il Giornale 22/10/2014, 22 ottobre 2014
IL SALVATORE DEI 5 STELLE? IL POLACCO CHE GIUSTIFICA LE BOTTE A MOGLIE E FIGLI
Dopo i Democratici svedesi nostalgici del Führer, ecco il polacco che picchia le mogli. Mancava lui per poter riformare il gruppone all’Europarlamento tra M5S e l’Ukip di Nigel Farage, dopo l’uscita dell’eurodeputata lettone che aveva fatto scendere l’alleanza sotto il numero legale minimo. Il nuovo acquisto e salvatore di Grillo e Farage si chiama Robert Jaroslaw Iwaszkiewicz, eletto con il partito polacco «Congresso della Nuova Destra» (Knp).
Il divertimento, tra comici italiani, britannici ad alto tasso alcolico e humor polacco, sembra assicurato. Il leader del Knp, Janusz Korwin Mikke, anche lui eurodeputato, ama farsi fotografare con la pistola in pugno e sorprendere con affermazioni tipo: «Le donne non dovrebbero avere il diritto di voto. Provate a prendere una riunione politica a caso e vedere quante donne partecipano». Un’altra volta disse che non ci sono prove che Hitler sapesse dell’Olocausto e che se fosse processato «verrebbe assolto». Un’altra ancora ha proposto che i palazzi Ue vengano trasformati in bordelli, mentre a settembre si è beccato una multa di 3.040 euro dal Parlamento Ue per aver parlato di «negri» in aula. Marine Le Pen, racconta la Bbc, non lo ha voluto alleato perché troppo estremo, «lontano dai nostri valori». Il suo pupillo è proprio il nuovo compagno di gruppo di Grillo, l’eurodeputato Iwaszkiewicz. Anche lui un asso in esternazioni a tinte forti. In un’intervista a un quotidiano polacco spiegò che sculacciare i figli «è giusto, educativo, purtroppo non li ho picchiati. Li avrebbe rafforzati, avrebbe rafforzato il loro carattere, li avrebbe resi capaci di comportarsi meglio in situazioni di crisi». Ma le mani educano non solo i figli, anche le mogli secondo lui: «Non mi ricordo di averla picchiata, non ci sono stati problemi. Sono convinto che una risposta del genere aiuterebbe molte mogli a ritornare con i piedi per terra».
E come il leader del suo partito ha sul Terzo Reich un punto di vista controcorrente: «Se le tasse erano inferiori sotto Hitler, e adesso sono più alte, cosa c’è di sbagliato nel dirlo?». Dopo aver fatto infuriare l’opinione pubblica polacca (che non conserva un ottimo ricordo dei nazisti), Iwaszkiewicz ha spiegato che non stava «glorificando Hitler», che è stato «generalmente riconosciuto come un mascalzone, un criminale e così via», e di essere stato frainteso nella sua «ironia e sarcasmo». Anche se l’opinione del suo partito (favorevole alla reintroduzione della pena di morte) sulla democrazia come «la più stupida forma di governo mai inventata» può alimentare l’equivoco. Mentre gli altri tre eurodeputati del Knp sono cani sciolti, non iscritti ad alcun gruppo (e non c’è la corsa a prenderseli, viste le grane che si portano dietro), Iwaszkiewicz ha sentito l’impulso irrefrenabile di unirsi all’Efdd (Europe of Freedom and Direct Democracy), salvandolo dallo scioglimento: «Volevo garantire la sopravvivenza di un gruppo euroscettico» ha spiegato il polacco dalla mano pesante. E Farage lo difende: «Stava solo scherzando. Non ho trovato nulla nel suo passato che mi suggerisca che è un estremista. Si è unito al gruppo per salvarci» Oltre alle comuni idee anti-euro e anti-Ue, il gruppo è un fritto misto di ideologie, dai nazionalisti ai fan della monarchia agli ultraliberisti. Da non sottovalutare come ragione dell’arrivo di Iwaszkiewicz con i M5S anche questo: che ai gruppi, e solo a loro, Bruxelles concede privilegi e soldi, e sarebbe un peccato buttarli. Lo capirebbe persino una donna.