Mattinale Cgil, 8/5/2014, 8 maggio 2014
Giovedì 8 maggio Il XVII congresso nazionale della Cgil si conclude oggi con l’elezione del nuovo direttivo (sulla base di tre liste) e nel pomeriggio con l’elezione del segretario generale
Giovedì 8 maggio Il XVII congresso nazionale della Cgil si conclude oggi con l’elezione del nuovo direttivo (sulla base di tre liste) e nel pomeriggio con l’elezione del segretario generale. Susanna Camusso parlerà alla fine della mattinata e dovrà tirare le fila di una discussione politica vera, che ha coinvolto in questi mesi migliaia di iscritti e che ha coinciso con un periodo di turbolenze politiche nel paese e in particolare nella sinistra. Il segretario generale risponderà anche alle critiche della minoranza e farà chiarezza sugli obiettivi di rinnovamento del sindacato. Ieri la platea del Palacongressi di Rimini ha applaudito e si è commossa per l’intervento di Mirko Lami, delegato delle Rsu di Piombino, che ha lanciato un doppio appello. Al premier Renzi: non chiudete le acciaierie di Piombino che sono pronte a smontare la nave Concordia. E al gruppo dirigente della Cgil: dovete riuscire a tenere unito il sindacato, è l’unico strumento che abbiamo per difendere i lavoratori. Tra l’altro Mirko Lami è il delegato che ha ricevuto migliaia di insulti sul web dopo le accuse di Grillo. Qui al Palacongressi ha ricevuto solo applausi e grande risonanza sui giornali, che oggi dedicano attenzione agli attacchi di Maurizio Landini, dopo il suo intervento dal palco del Palacongressi. Il segretario della Fiom ha rilanciato la sua sfida al gruppo dirigente della Cgil: dobbiamo diventare una “casa di vetro”, altrimenti faremo la fine dei partiti. Ma la sua proposta di introdurre il metodo delle primarie per la scelta del segretario generale non raccoglie consensi tra i delegati e i dirigenti intervenuti a Rimini. Tutti hanno capito che la partita che si sta giocando è decisiva: in gioco c’è davvero il futuro del sindacato. In attesa di sentire le conclusioni di Susanna Camusso, vediamo rapidamente i principali commenti di oggi sul congresso. Intanto al Senato è passato il testo modificato del decreto Poletti che ora tornerà alla Camera. Visita lampo ieri del ministro al congresso. Tonfo in Borsa di Fiat Chrysler. Sole 24 ore Giorgio Pogliotti, inviato del Sole 24 ore a Rimini, ricostruisce (p.2) con precisione i passaggi che hanno portato alla decisione di Maurizio Landini di passare all’opposizione dopo che all’inizio del lungo percorso della maggioranza aveva deciso di sottoscrivere il documento della maggioranza. Il motivo della spaccatura, ricorda Pogliotti è il diverso giudizio sul Testo Unico sulla rappresentanza che la Cgil ha sottoscritto. Nel pezzo di Pogliotti si cita anche Carla Cantone, segretario generale della Spi, che “getta acqua sul fuoco” e invita a rimanere uniti. Emilia Patta ripropone invece un giro di pareri tra alcuni esponenti della politica sul “gelo” tra il premier Renzi e la leader Cgil, Camusso, ma soprattutto sulla concertazione e sul ruolo del sindacato. Parlano Dario Nardella, il candidato renziano alla poltrona di sindaco di Firenze, Paolo Gentiloni, ex Margherita ora nelle fila renziane, Massimo D’Alema, Filippo Taddei, voce economica del Pd, Cesare Damiano, ministro del lavoro con Prodi e rappresentante della sinistra Pd. L’editoriale del Sole 24 ore è dedicato al decreto sul lavoro. Lo firma Alberto Orioli che esprime soddisfazione per il fatto che il “partito Cgil” sia stato indebolito al Senato. Per Orioli, naturalmente, i provvedimenti sul lavoro più sono liberali (tradotto: massima flessibilità e libertà per le imprese) e meglio sarà (”La strada difficile per un lavoro moderno”). Dobbiamo dare atto al Sole 24 ore di aver dedicato un titolo all’intervento del delegato di Piombino, Mirko Lami. L’Unità “Eccomi, sono la peste rossa”, è il titolo del pezzo di Massimo Franchi sull’intervento di Mirko Lami, il delegato che “sfida i grillini”. (p. 4). Sempre a proposito degli interventi dei delegati al congresso, Andrea Bonzi racconta la storia di Enrico, 26 anni, assunto 76 volte in due anni, come meno di mille euro al mese e un lavoro svolto in maniera continuativa: “sono abbastanza flessibile?”. Per Vladimiro Frulletti, Renzi avrebbe intenzione di archiviare lo scontro con la Cgil per concentrarsi sulla sfida a Grillo nella sua Genova. A Massimo Franchi il compito di ricostruire la giornata di dibattito di ieri: “L’affondo di Landini, la Cgil diventi una casa di vetro”. Il punto di vista di Bruno Ugolini è molto chiaro: “Meno nostalgia e più innovazione, il congresso cerca la strada”. Da segnalare inoltre dall’Unità, che oggi ha dedicato molto spazio del giornale al congresso, una intervista di Rinaldo Gianola a Sergio Cofferati: “I nostri sindacati non faranno la fine dei minatori inglesi” e un bel ricordo di Bruno Trentin di Iginio Ariemma, che ha appena pubblicato un libro con Ediesse (la casa editrice della Cgil), proprio sulla sinistra di Bruno Trentin. Repubblica Roberto Mania, oltre a dare conto del congresso, intervista Mirko Lami, che anche a Repubblica spiega la sua convinzione: gli operai non capiscono le nostre contrapposizioni interne: “Divisioni e burocrazia, gli operai non ci capiscono più”. Sempre Mania racconta lo “strappo” di Lancini che chiede più trasparenza e un codice etico. Oggi sarà rieletta Susanna Camusso, ma tornano le correnti interne alla Cgil, con tre documenti diversi. Corriere della Sera “Landini sfida Camusso: ora più trasparenza e pubblichi online i conti”, è il titolo dell’articolo di Dario Di Vico che sta seguendo i lavori del congresso. Di Vico, nei panni del cronista sindacale, ricostruisce con attenzione il quadro della situazione interna alla Cgil, con il riferimento anche alla battuta di Carla Cantone sui polli di Renzi (evitiamo di fare come i galli di Renzo dei Promessi Sposi perché rischiamo di diventare i polli di Renzi”). E a proposito di conti e trasparenza, Enrico Marro propone un po’ di cifre sull’economia dei sindacati confederali: “Ma quanto valgono Cgil, Cisl, Uil? 1,2 miliardi” . Marro mette insieme le risorse che arrivano alla casse dei sindacati direttamente dagli iscritti e quelle che arrivano per il finanziamento diretto e indiretto dello Stato che era stato analizzato da Giuliano Amato nella relazione consegnata al governo Monti nel 2012. La Stampa Il pezzo sull’intervento di Landini è firmato da Roberto Giovannini, “Cgil spaccata. Landini: dobbiamo cambiare anche noi” per non fare la fine dei partiti. La spaccatura, precisa Giovannini, non è una frattura, né tantomeno una scissione, parte dalla diversa valutazione del Testo Unico sulla rappresentanza. Federico Geremicca analizza invece la doppia rottura del sindacato. Con il governo, ma anche con il partito di riferimento, il Pd. “Cofferati e D’Alema si scontrarono, ricorda Geremicca, ma ora in gioco è “l’esistenza stessa dei duellanti”. Il Messaggero Il pezzo sul dibattito congressuale è firmato da Giusy Franzese, che si concentra sulle divisione interne alla Cgil e sulla fine della concertazione. Che la concertazione finisca è una buona cosa per Oscar Giannino che firma il commento di prima pagina: “La battaglia del sindacato che paralizza il paese”. Secondo Giannino lo scontro in Cgil e lo scontro tra la Cgil e Renzi non può che favorire le cose peggiori ed è assurdo, come fanno alcuni, augurarsi che vinca Grillo, così Renzi si dà una regolata. Avvenire Francesco Riccardi intervista il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, che è stato per anni il numero due della Cisl. “Renzi ha ragione, ma la mediazione serve”. Secondo Baretta la soluzione per superare un impasse che potrebbe avere gravi conseguenze è quella di affidare alle confederazioni sindacali la possibilità di fare delle proposte. Solo così si potrà rovesciare la scena e il governo sarà costretto all’inseguimento. Europa Oltre a dirci che oggi al Palacongressi di Rimini andrà in scena la sfida dei numeri, Nicola Mirenzi ci informa che Renzi e Landini continueranno a vedersi. “Oggi a Rimini si arriverà finalmente alla conta – scrive Mirenzi - Landini ha presentato una lista alternativa di nomi al parlamentino interno. E’ sicuro di arrivare almeno al 10 per cento e sancire così che l’unitarietà della Cgil non c’è più e che una stagione è passata”. Il Fatto Quotidiano Anche Salvatore Cannavò punta tutta la sua attenzione su Landini, il “rottamatore”. Oltre a chiedere il rinnovamento del sindacato, dice Cannavò, Landini chiede un codice etico e attacca Camusso sulla Fiat di cui, secondo il segretario dei metalmeccanici, non si è fatta finora parola al congresso. Il manifesto Sul manifesto, che sta seguendo con grande attenzione il congresso, i pezzi di Antonio Sciotto sul dibattito e sull’intervento di Mirko Lami e quello di Roberto Ciccarelli sul decreto Poletti che sancisce la precarietà. Interessante e ragionato l’editoriale del direttore Norma Rangeri sul ruolo del sindacato e sui rapporti delle organizzazioni sociali con la politica di palazzo e in generale sulla crisi di rappresentanza. “In ogni caso – conclude il suo commento Rangeri - se è giusto chiedere alla Cgil di mettere in campo la riforma di se stessa, altrettando lo è porsi il problema di costruire una nuova rappresentanza politica e di governo”. Scorciatoie non ci sono per nessuno. Il congresso minuto per minuto Le tre giornate di Congresso sono state seguite, in diretta audio e video, da RadioArticolo1 (www.radioarticolo1.it) mentre un pool integrato di redattori di Rassegna Sindacale, di Radio Articolo1 e portale Cgil, ha assicurato la copertura informativa totale dell’assise congressuale. Le notizie, le sintesi e tutto il materiale informativo confluiscono su una home page del portale Cgil (www.cgil.it), di Rassegna.it (www.rassegna.it) e di RadioArticolo1. E’ stato inoltre un appuntamento ’social’ con i profili twitter e facebook della Cgil nazionale interamente dedicati all’evento con l’hashtag #congressocgil, mentre per tutte le informazioni ed essere costantemente  aggiornati si può scaricare la app Cgil, reperibile su Apple I tunes e Google play. Nella pagina speciale del Congresso, oltre ai video, è stato possibile seguire i lavori del Palacongressi anche attraverso le foto che saranno caricate in una apposita galleria fotografica. Mattinale chiuso alle 8. Rassegna stampa completa in intranet sul portale Cgil dalle 10,30.