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 2014  luglio 29 Martedì calendario

DUCE «Lotito è un piccolo duce, è un po’ malato di protagonismo, ma sta lavorando bene per la Lega e la Federazione, anche se non ci andrei a spasso insieme» (Maurizio Zamparini)

DUCE «Lotito è un piccolo duce, è un po’ malato di protagonismo, ma sta lavorando bene per la Lega e la Federazione, anche se non ci andrei a spasso insieme» (Maurizio Zamparini). NAPOLEONE «Non sono più il Napoleone dei GP. In passato era più facile fare il dittatore. Ma adesso la F.1 è più democratica. Odio la democrazia come sistema politico, impedisce di realizzare le cose. Credo che le decisioni non debbano essere lasciate al popolo» (Bernie Ecclestone). GUFI «Io devo dimostrare solo a me stesso quello che valgo. Non devo dimostrare ai gufi o agli invidiosi che si sbagliano sul mio conto. È normale che ci siano persone che ti vogliono veder cadere: ma vuol dire che stai facendo bene» (Matteo Giunta, nuovo allenatore di Federica Pellegrini). MASOCHISTA «Più che l’Inter mi ispira l’interismo, l’essere interista: insicuro, debole, masochista, incazzato più con la sua squadra che con le altre. Ma è l’unico critico e il più appassionato di tutti» (Roberto Vecchioni). AGONISMO «Nelle partite italiane non si sa più cosa sia la continuità del gioco: c’è il vizio di cadere per terra al primo contrasto, di simulare, di buttar fuori subito la palla, mentre nel resto d’Europa la tendenza degli arbitri è quella di far giocare il più possibile. Una domanda: ma perché l’agonismo che all’estero viene premiato, da noi è considerato a priori una scorrettezza?» (Fabio Capelo). CANCELLI «Nel 2011 scelsi il Psg per il progetto, non per la fama. Poi sorrido se magari non mi fanno passare ai cancelli di Coverciano. Prima dell’Inghilterra il preparatore mi ricordò che ero l’italiano con più presenze in Champions negli ultimi anni» (Sirigu). SCELTE «Questo lavoro mi procura problemi fisici e mentali. Va avanti da troppo tempo, ho sempre pensato che ci avrei fatto l’abitudine, ma non è possibile. Da allenatore non posso influire sul risultato quanto da giocatore, ed è frustrante. Ho consultato tante persone per imparare a vincere la tensione, ora devo fare una scelta» (Marco Van Basten, tornato sulla panchina dell’Az, ma da vice). FALLIRE «Kobe Bryant è il massimo. Lo conosco, ci siamo frequentati, ma i paragoni con lui sono inappropriati e il modo migliore per farmi fallire» (l’ex Lakers MarShon Brooks, ora all’Olimpia).