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 2013  settembre 13 Venerdì calendario

SERPENTI

«Se lo abbandonassimo per un anno in una caverna piena di serpenti al ritorno lo troveremmo sano e salvo» (Fabio Capello secondo Jorge Valdano).

SENSI «Se segni, stai bene. Amo il gol e quello che ci sta intorno. Quando segni, non senti più nemmeno gli acciacchi e i dolori. Il gol è la pace dei sensi» (Alessandro Matri).

IMPAZZIRE «A me Cassano fa impazzire. È il calcio, quando si mette in testa di giocare. E l’anno scorso il Parma, grazie a lui, è arrivato in Europa League. Mi sembra di aver detto tutto» (Hernan Crespo).

CAPELLI «Se ami quello che fai, non perdi i capelli. Guardate Guardiola: sta diventando calvo. Significa che non gli piace il calcio» (José Mourinho).

BELLEZZA «La bellezza del calcio dipende dall’allenatore. E a me sembra che a Mourinho interessi più il risultato che lo spettacolo» (Pep Guardiola).

FAME «Quando gioco corro, faccio quello che mi viene d’istinto. Del resto la fame se non ce l’hai a 20 anni quando ce la devi avere? Ho tutto un futuro davanti e voglio migliorarmi sempre di più» (Simone Zaza).

SIGARETTE «Rinunciare a un mese di sigarette per lo scudetto? No, suggeritemi una cosa alternativa. Un uomo può rinunciare a cose più importanti del fumo. E poi la sigaretta sarebbe celebrativa» (il direttore sportivo della Roma Walter Sabatini).

PILASTRI «Le mie sicurezze sono poggiate su due pilastri: ho un gruppo di straordinari professionisti, qui al Real non si scherza mica, e poi Cristiano Ronaldo che fa un gol a partita» (Carlo Ancelotti).

CAPITANO «Qualcuno mi chiama capitano, ma io sono Andrea e va bene così» (Ranocchia).

DURO «Sono un difensore molto duro, qualche battibecco in campo è normale. Dà la carica a me e a tutta la squadra. Capiterà anche in campionato» (il difensore costaricano del Palermo Giancarlo Gonzalez).

RAZIONALE «C’è una certa differenza da quello che mi capitava l’anno scorso e quello che mi è capitato questa estate. All’Europeo ero il novellino di turno. Non dico che adesso c’è la pressione, ma anche quello che mi aspetto da me stesso è molto diverso. E mi sono reso conto di “cosa devo fare” in certe situazioni. Questa consapevolezza, questo essere un po’ troppo razionale, non è sempre d’aiuto. Quindi proverò a essere abbastanza puro, limpido, non curante e quindi anche più positivo» (Luca Vettori, schiacciatore e opposto azzurro).