Davide Pisoni, Il Giornale 3/8/2014, 3 agosto 2014
«SONO PRONTA E CONCENTRATA POSSO CORRERE VERSO L’ORO»
[Intervista a Libania Grenot] –
Mentre c’è chi si candida a un ruolo istituzionale nel mondo dello sport italiano parlando a sproposito di banane e di stranieri, c’è una donna di colore pronta a dare tutto per la maglia azzurra. Libania Grenot scatta verso gli Europei di Zurigo. L’appuntamento è per la sera di Ferragosto, ore 19, minuto più minuto meno: finale dei 400 metri, subito dopo quella degli uomini. L’italiana di origine cubana tira dritto, per la sua strada che è lunga un giro di pista, da molti considerata la gara più bella.
A che punto siamo?
«Sono pronta. È tutto merito delle mie energie positive. Al momento giusto dovrò ritrovarle anche dentro di me. Mi serviranno agli Europei perché sarà una gara molto difficile».
Profilo basso anche se nelle liste stagionali ha il miglior tempo europeo, il 50”55 di Rovereto, vale anche la top ten mondiale...
«La miglior prestazione fa parte solo della linea tracciata per inseguire il successo. In realtà tutto si vedrà a Zurigo, quello sarà il tempo davvero importante».
Parlare di oro non è un azzardo, ma aumenta la pressione. Partire da favorita è una responsabilità?
«L’obiettivo è quello, però ho anche la testa sulle spalle per gestire la situazione. Io sono preparata è questa l’unica cosa che vale».
Le classifiche dicono che il pericolo può arrivare da est, pensa che qualche avversaria si sia nascosta?
«Onestamente non mi importa se qualcuna correrà più forte di me nei prossimi giorni. Lo ripeto conta solo Zurigo».
Ormai l’appuntamento è alle porte, cosa resta da fare?
«Ovviamente l’allenamento per rifinire la condizione. E poi la ricerca della massima concentrazione. Solo questo mi interessa nei prossimi giorni».
Quanto è importante il gruppo nella sua concezione di atletica?
«L’unione fa la forza, una bella atmosfera in nazionale aiuta poi anche i singoli a fare meglio. È molto importante nel mio modo di vedere le cose, anche la nostra 4x400 è unita».
La speranza azzurra è anche e soprattutto rosa...
«Perché noi comandiamo... (ride). Seriamente è importante anche questo aspetto perché ti dà forza, la volontà».
Il merito è anche del nuovo corso della Federazione?
«Mi sta piacendo moltissimo come stanno lavorando i dirigenti, con molto ottimismo per portare a casa medaglie e grandi risultati».
Gli Europei, poi i Mondiali l’anno prossimo, quindi Rio 2016, stiamo correndo troppo?
«No a me va benissimo, corriamo pure così avanti. Non voglio fermarmi».
Sembra di sentire parlare una trascinatrice, ma rifiuta categoricamente il ruolo...
«Io sono una persona molto discreta, riservata... ».
Quindi è tempo di fare le valigie, c’è da lasciare un piccolo spazio... Cosa ci dobbiamo aspettare?
«Tante cose... ma la verità è che bisognerà solo correre».