Paolo Foschini, Corriere della Sera 3/8/2014, 3 agosto 2014
EXPO, PADIGLIONE ITALIA SENZA NON VEDENTI QUANDO I TAGLI COLPISCONO I MERITEVOLI
Si preparavano da mesi. Molti di loro si erano messi a studiare apposta le lingue, per i visitatori stranieri dell’Expo. E c’è da credere che la loro proposta ne avrebbe richiamati tanti: attraversare un mercato tipo Vucciria con la guida di un non vedente, solo toccando, annusando, ascoltando. Emozionante, no? Infatti, no. «Con vivo dispiacere», certo: fatto sta che i tagli all’Expo cominciano dai ciechi.
Lo ha comunicato Marco Balich, direttore artistico di Padiglione Italia, con poche righe via email per informare i diretti interessati che il «mercato al buio» — forse una delle iniziative culturali e umane più intense previste all’interno del Padiglione — non si farà più. «A causa di una forte spending review in atto — ha scritto all’incredulo Rodolfo Masto, da anni al vertice dell’Istituto dei Ciechi di Milano cui si doveva la paternità dell’idea e della sua futura realizzazione — Padiglione Italia ha deciso di non collaborare con il vostro progetto». Una notizia che «calpesta la dignità di tutti i ciechi», è stata la fin troppo elegante risposta di Masto: il quale si è appellato nel frattempo ai commissari di Expo e dello stesso Padiglione Italia, Giuseppe Sala e Diana Bracco, sperando in un ripensamento.
Per carità, entrambi hanno già le loro gatte da pelare. Ogni singola riga di appalto o contratto Expo attualmente in ballo, compreso quello di Balich, è tuttora sotto esame da parte degli ispettori di Raffaele Cantone e un certo nervosismo si può capire. Pare che l’ansia maggiore peraltro riguardi il timore di vedersi bocciare l’Albero della Vita, pirotecnica installazione a base di musica e luci che i vertici considerano simbolo stesso dell’esposizione. A prescindere da qualsiasi ovvia considerazione umana, due quesiti di puro marketing. Uno: se foste uno straniero di cultura media in visita all’Expo, magari un giornalista, tra uno spettacolo di petardi e un labirinto alimentare attraversato nel buio totale con la guida di un cieco, quale delle due cose raccontereste per prima a casa? Due: a questo punto, chi è a non vedere?