Sebastiano Vernazza, Sport Week 2/8/2014, 2 agosto 2014
MAGLIE BRUTTE? IN SPAGNA C’È CHI FA PEGGIO
«Come deturpare le maglie. Siete interisti e il nuovo look “gessato” – nero con righine azzurre sottili - non vi piace per niente perché vi sembra un pigiama? State sereni, poteva andarvi molto peggio. In Spagna quest’estate hanno disegnato due delle maglie più brutte mai viste in un secolo e mezzo di calcio. Stravagante quella partorita dal Cultural y Deportiva Leonesa, club di Leon, nei Nordovest del Paese, squadra militante nel campionato di Tercera Division, quarto livello del calcio spagnolo. Il disegno riproduce uno smoking, con tanto di papillon. «È una divisa di gala, l’abbiamo creata per certe amichevoli speciali», dicono al Leonesa. E con onestà aggiungono: «È un’operazione di marketing, volevamo far parlare di noi e ci siamo riusciti». Sul sito la camiseta è in vendita a 40 euro, L’altro capolavoro arriva dalla Galizia, ma in questo caso l’operazione è smaccatamente pubblicitaria: il Deportivo Lugo, società di Segunda, l’equivalente della nostra Serie B, ha trasformato la maglia in una specie di boccale di birra, bollicine incluse, per onorare lo sponsor, un produttore locale di cerveza. Su un’altra tenuta, più scura, ha fatto disegnare i tentacoli di un polpo, in onore del pulpo alla gallega, specialità culinaria locale. Tremiamo al pensiero di una Juve coi gianduiotti sul petto o un Napoli con la pizza all’altezza dello stomaco.