Franco Venturini, Io Donna 2/8/2014, 2 agosto 2014
LA GUERRA CONTRO I TACCHI
In Russia è tempo di divieti. Voi penserete alle conseguenze della crisi ucraina, alle sanzioni occidentali, alle limitazioni che il potere impone nell’uso di internet. Siete fuori strada: si discute in Parlamento se vietare o no i tacchi alti nelle scarpe da donna. Oleg Mikheiev, deputato eletto nelle fila di “Russia Giusta”, partito putiniano-moderato, ha proposto alla Duma di proibire in tutta l’Unione euro-asiatica, cioè in Russia, in Bielorussia e in Kazakhstan, la produzione di calzature con tacchi più alti di tre centimetri. Egualmente proibite sarebbero le importazioni di scarpe (soprattutto italiane) non rispondenti alle nuove norme. La rivolta delle colleghe deputate è stata immediata e rumorosa, mentre ai colleghi maschi che lo prendevano in giro chiedendogli se avesse mai notato girando per Mosca il passaggio di stupende ragazze con tacchi vertiginosi, Oleg ha risposto che la salute viene prima di certe esibizioni giovanili, e che indiscutibilmente i tacchi alti fanno male. Così come le “ballerine” e tutte le scarpe con tacchi troppo bassi,
anch’esse proposte per un divieto assoluto. Forse non ci crederete, ma il dibattito è andato avanti parecchio e non si è ancora concluso con un voto. Se il provvedimento sarà insabbiato, avverte l’onorevole Mikheiev, ho già preso la decisione di portarlo io stesso all’attenzione di Vladimir Putin. Pare che al Cremlino sia stata rinforzata la guardia, caso mai il deputato anti-tacchi intendesse attuare davvero la sua minaccia.