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 2014  agosto 03 Domenica calendario

DAL BOSS A MADONNA, 13 MILIARDI DI RIMBORSI DIMENTICATI

NEW YORK.
Che cosa hanno in comune Madonna e il Dalai Lama? Bill Clinton e Bruce Springsteen? Lo scrittore Tom Wolfe e Domenico Cefalu, uno dei boss della famiglia Gambino? Semplice: si sono tutti dimenticati di farsi ridare dei soldi dopo aver restituito la merce da Bergdorf Goodman e da altri ai grandi magazzini. Oppure non hanno mai ritirato i depositi di un vecchio conto corrente in banca, o non hanno incassato i rimborsi delle tasse, o non hanno depositato i risarcimenti delle compagni di assicurazione. Insomma sono stati distratti o addirittura pigri. Ma i vip non certo soli. Nell’apposito Fondo per i beni non reclamati dello stato di New York figurano 31 milioni di nominativi per un valore totale di 13,3 miliardi di dollari, l’equivalente di 10 miliardi di euro. E solo l’anno scorso, secondo il New York Times che ha pubblicato un servizio sui “soldi dimenticati”, si sono aggiunti al Fondo 700 milioni di dollari di depositi bancari mai ritirati, a volte perché il proprietario è morto senza avvertire gli eredi dell’esistenza del conto. Pur essendo un fenomeno che riguarda tutti gli Stati Uniti – si calcola che il valore complessivo sia di 62 miliardi di dollari, cioè più del bilancio pubblico della California – lo stato di New York è particolarmente diligente nel fare di tutto perché i soldi tornino ai legittimi proprietari.
Le aziende, secondo la legge, devono fare di tutto per notificare i creditori, attraverso lettere e pubblicazioni sui giornali, prima di versare gli importi non reclamati all’apposito fondo statale. E ora Thomas Di Napoli, l’italo-americano che guida la tesoreria di New York, ha avviato una campagna per sensibilizzare i distratti.
C’è persino un sito internet in cui ognuno, inserendo i propri dati anagrafici e il codice fiscale, può verificare se il suo nominativo è nelle liste del Fondo e attivare così la procedura per riavere i soldi.
«E’ stata una piacevole sorpresa», dice Tom Wolfe, l’autore del best-seller Il falò delle vanità , che ha scoperto di essere un creditore del negozio di elettronica “Best Buy”, dello Stato della Georgia e persino del New York Times , per il compenso di un articolo che non aveva mai incassato. Sempre disinteressato ai soldi, il professore di neurologia (e autore di libri di successo), Oliver Sachs ha potuto ritirare un vecchio risarcimento della compagnia di assicurazione. L’ambasciata russa presso le Nazioni Unite ha recuperato un “buono dono” di BJ Wholesale club. Secondo le statistiche ufficiali, la metà dei casi di “soldi dimenticati” si riferiscono a piccoli importi inferiori ai 100 dollari. Ma non mancano le somme ben maggiori. Nel 2008 è stato restituito un pacchetto azionario di 4 milioni di dollari e ancora adesso c’è una somma di 1,7 milioni di dollari alla ricerca del proprietario.
Arturo Zampaglione, la Repubblica 3/8/2014