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 2014  agosto 02 Sabato calendario

“UNA SOLA TESTATA PER TUTTE LE NEWS” TAGLI DI 100 MILIONI NEL PIANO GUBITOSI

ROMA.
Mettere un solo uomo (o una sola donna) al comando dell’intera informazione della tv pubblica. Un supervisore editoriale che tiri i fili dispersi e si prenda ogni responsabilità. Quest’assetto è la regola in altri Paesi forse più evoluti, a cominciare dal Regno Unito, ma ora è possibile anche nell’Italia dei tanti partiti e delle mille correnti, dei Guelfi contro i Ghibellini, delle lobby che si scontrano per dividersi il potere. Ne è convinto il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, che propone questa soluzione unitaria nel suo piano di riforma dell’informazione della tv di Stato. Piano a questo punto (quasi) rivoluzionario, almeno nelle intenzioni. Siamo a pagina 65 del progetto. Ed è qui che il direttore generale suggerisce la riduzione delle testate giornalistiche televisive dalle attuali sette a due sole: Rai Sport per i notiziari sportivi, e poi Rai Informazione. Quindi arriva il chiarimento: «Rai Informazione è la testata responsabile per la realizzazione dei servizi per tutti i canali tv e il web del nostro gruppo». Una sola testata per tutti i canali; una cosa mai vista, almeno dalle nostre parti. Il piano spiega, prudente, che questo è il modello cui «tendere». Uno scenario di prospettiva. Eppure la soluzione unica esiste. È scritta nero su bianco ed è anche rappresentata graficamente nel piano Gubitosi (così come Repubblica mostra in questa pagina). Il progetto di riforma dà anche un’idea dei risparmi che le reti di Stato otterranno da una simile riorganizzazione. Al momento, le tante testate e i telegiornali pesano sul bilancio Rai per la bellezza di mezzo miliardo l’anno. Cinquecentouno milioni per la precisione «tra costi esterni e costi interni di produzione e testata». Nel nuovo assetto, il «mondo news» (la definizione è di Gubitosi) costerà il 20% in meno, mostra l’istogramma di pagina 95. Fanno circa 100 milioni.
Arrivare a una simile svolta editoriale ed economica non sarà una passeggiata. La prima tappa sarà eliminare alcune edizioni dei telegiornali. Che sono troppe se «il 70% delle ore di programmazione vengono coperte da almeno un notiziario o da una rubrica di informazione». Su RaiUno, RaiDue e RaiTre saranno mantenute solo «le edizioni principali dei tg» e proprio la prima rete pagherà il prezzo più alto. Oggi offre 4 edizioni lunghe (tutte salve) e 8 brevi (invece da ridimensionare). Nessun canale europeo propone 12 notiziari al giorno.
La seconda tappa sarà creare due Newsroom. La prima - cosa ormai nota - unirà le redazioni di Tg1, Tg2 e Rai Parlamento. Insieme produrranno un nuovo canale di informazione sulle istituzioni «anche europee». Tutti i marchi storici saranno salvati (a partire da Tg1 e Tg2) mentre le forze giornalistiche sottostanti verranno unificate. La seconda Newsroom salderà invece il Tg3 di Bianca Berlinguer, Rai News 24 di Monica Maggioni e l’informazione regionale della TgR. Il piano specifica anche quale ruolo sarà chiamato a ricoprire il canale all news della Maggioni. Che produrrà tutte le edizioni straordinarie per RaiUno, RaiDue e RaiTre (in caso di fatti imprevisti) e tutte le «edizioni flash per i canali generalisti e specializzati». Invece le redazioni della TgR funzioneranno da «uffici di corrispondenza locali» e, in questa veste, forniranno servizi anche al Tg1 e al Tg2 (che sono nella prima Newsroom).
Fino al 2017, la prima e la seconda Newsroom conserveranno il rango di testata giornalistica. Poi, a partire dal 2018, anche loro dovranno scucirsi questi gradi dall’uniforme e lasciare il posto alla redazione unica che il progetto di riforma – come detto – ribattezza Rai Informazione. Ma l’ultimo salto sarà possibile a certe condizioni, avverte il piano. È necessario che i cronisti della tv di Stato siano formati a un nuovo modo di lavorare, integrato e «multimediale». E che la sede di Saxa Rubra a Roma – dove oggi le redazioni sono frammentate, come «polverizzate» – offra loro un tetto comune dove operare.
Aldo Fontanarosa, la Repubblica 2/8/2014