Claudio Plazzotta, ItaliaOggi 1/8/2014, 1 agosto 2014
TREGUA ARMATA DE BORTOLI-RCS
I vertici di Rcs MediaGroup, di fronte allo stallo di mesi per la successione alla direzione del Corriere della Sera, avevano di fronte due strade: o riconfermare l’attuale direttore Ferruccio de Bortoli, con una dichiarazione pubblica di fiducia incondizionata; oppure accordarsi con lui. Hanno scelto la seconda strada: il giornalista, economicamente parlando, avrà quello che gli spetta dal 2009, anno del suo rientro in Rcs (ovvero, una liquidazione ben sotto i due milioni e mezzo di euro).
E poiché l’attuale consiglio di amministrazione di Rcs non è in grado di scegliere un successore, si chiede a de Bortoli di restare in sella al Corriere della Sera fino al prossimo aprile 2015, quando verrà nominato un nuovo cda. Non solo: de Bortoli verrà pure coinvolto nel processo di individuazione del nuovo direttore, in supporto al comitato nomine di Rcs.
Insomma, si può parlare tranquillamente di una sorta di tregua armata tra l’amministratore delegato di Rcs, Pietro Scott Jovane, e il direttore de Bortoli, nonostante le dichiarazioni ufficiali di via Rizzoli abbiano toni del tutto concilianti: «Il consiglio di amministrazione di Rcs MediaGroup ha approvato l’accordo con il dottor Ferruccio de Bortoli per la conclusione della sua lunga esperienza alla conduzione del Corriere della Sera, con pieno apprezzamento per il lavoro svolto in 12 anni complessivi di direzione e con sentita gratitudine per il suo apporto alla società e al gruppo, nel quale entrò alla fine del 1973. L’azienda ha chiesto al direttore di rimanere alla guida del Corriere fino alla prossima assemblea ordinaria della società che approverà il bilancio 2014 (primavera del 2015), al fine di assicurare il completamento di importanti progetti editoriali. L’azienda ha inoltre invitato il dottor de Bortoli a partecipare al processo di individuazione del nuovo direttore, in supporto al comitato nomine della società, e il dottor de Bortoli ha accolto la proposta dell’azienda».
Un direttore con la data di scadenza, tuttavia, non risolve i problemi di via Solferino e del primo quotidiano italiano. In questi mesi, infatti, non potranno esservi grosse rivoluzioni, alle quali ovviamente de Bortoli si opporrà come ha cercato di fare finora; non ci sarà, per esempio, un aumento del prezzo del giornale. In sostanza, le due parti cercheranno di comportarsi bene senza pestarsi troppo i piedi. Peraltro l’attuale piano industriale, visti i conti di Rcs, non sta funzionando, e i manager sono al lavoro per predisporne uno nuovo. I cui effetti pratici, probabilmente, non si dispiegheranno prima dell’aprile 2015. Quando le grosse gatte da pelare passeranno al successore di de Bortoli. Che, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe anche essere, prima volta in via Solferino, una donna.
Di certo, nell’aprile del 2015 si chiuderà la lunga storia di de Bortoli in Rcs, iniziata nel 1973 al Corriere dei ragazzi e decollata nel 1987 quando il giornalista rientrò al Corriere della Sera come capo dell’economia dopo una esperienza all’Europeo. De Bortoli sarà poi direttore del giornale di via Solferino dal 1997 al 2003. Un breve passaggio come a.d. di Rcs Libri, e successivamente lascerà il gruppo nel 2005 per assumere la direzione del Sole-24 ore. Fino al 2009 quando rientrerà in Rcs per la sua seconda esperienza come direttore del Corsera.
Claudio Plazzotta, ItaliaOggi 1/8/2014