Fulmini 2/8/2014, 2 agosto 2014
CAMERIERE
«Alex ora stadia management sportivo e fa un po’ il cameriere a Innsbruck. È contento, molto contento. Si diverte a servire ai tavoli, è davvero appassionato» (Josef, il padre di Alex Schwazer).
SCONFITTA «Ho sempre saputo accettare le sconfitte, anche quando ero bambino. È chiaro, non sono felice, ma non è certo un dramma. Anche quella è una parte importante dello sport, una compagna di viaggio di tutti noi atleti» (Rafa Nadal).
MAI «Non ho mai avuto problemi con dei tifosi della Lazio passeggiando per Roma. In nessun quartiere. E questo lo rispetto. Alcuni miei amici sono della Lazio, gente che amo profondamente è della Lazio. Mi scoccia quando vincono e quando perdono li prendo in giro, non si va oltre. Questo è il mio rapporto con la Lazio. Non migliorerà mai, non peggiorerà mai» (Daniele De Rossi).
PRESSIONE «L’arma vincente di Nibali è che tutto gli scivola addosso come se niente fosse. Vincenzo non sente la pressione, si stressa meno di altri» (il c.t. azzurro Davide Cassani).
LIMITI «In Italia, con le pressioni e gli eccessi che si vivono, è quasi impossibile andare oltre i cinque anni. E i presidenti hanno fretta. È il limite del nostro calcio: a loro interessano solo i risultati, a un allenatore non si dà tempo per provare e costruire» (Roberto Mancini).
DOMANI «Oggi Mustafi è incedibile. Ma se domani mi offrono 15 milioni che faccio? Lo vendo e ne compro dieci che saranno come lui in pochi anni» (il presidente della Samp Massimo Ferrero).
RAGAZZINO «Se c’è la stupidità degli agenti o voglia di sfruculiare il pasticci otto, io dico “ragazzino, stai al tuo posto”. Le regole del contratto sono chiare» (Aurelio De Laurentiis a proposito delle richieste di aumento di Lorenzo Insigne).
MAZZO «Farsi il mazzo, si può dire?, è la chiave per tutto. Lo facevo da bambino quando guardavo Michael Jordan in tv e continuo oggi con l’esempio in palestra di Duncan, Parker, Ginobili, gente che ha vinto tutto» (Marco Belinelli).
ARIA «Mia moglie è preoccupata perché passerò, inevitabilmente, più tempo a casa. Mi manca già l’aria dello spogliatoio. E poi il ritiro, la condivisione con i compagni, gli allenamenti, preparare una partita» (Javier Zanetti).
SEGRETI «Il mio segreto? Mia moglie. In tutto quello che ho ottenuto c’è la sua mano. Lei ha la dote più importante che ci sia: la lealtà» (Diego Milito).