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 2014  luglio 31 Giovedì calendario

GOMORRA AFFOSSA I CONTI DI CATTLEYA

La serie Gomorra, andata in onda con successo tra maggio e giugno su Sky Atlantic, affossa i conti 2013 della casa produttrice Cattleya. Il presidente Mario Chimenez, e i due amministratori delegati Riccardo Tozzi e Giovanni Stabilini, infatti, avevano sbagliato il preventivo. E avendo chiuso con Sky Italia un contratto di produzione a costo bloccato, si sono dovuti sobbarcare la crescita improvvisa dei costi operativi di Gomorra.
Con una perdita secca di 3,7 milioni di euro.
Insomma, le appassionanti vicende di Genny Savastano, Ciro Di Marzio e Salvatore Conte hanno sicuramente dato risalto alle capacità produttive, di regia e agli elevati standard qualitativi che caratterizzano Cattleya quando maneggia storie di malavita (da ricordare anche Romanzo criminale, La serie). Ma hanno procurato più di un grattacapo a Tozzi e co. Non solo ci sono stati tre manager della casa di produzione indagati per una vicenda di presunte mazzette pagate alla famiglia del boss di camorra Francesco Gallo per poter girare Gomorra in alcune location di Torre Annunziata. Ma pure sono emersi problemi di natura economico-finanziaria. Come spiegano gli amministratori di Cattleya nella relazione sulla gestione 2013, «il risultato è stato pesantemente condizionato dallo sforamento del budget», un evento «senza precedenti nella storia della società».
In sostanza c’è stata una perdita sulla lavorazione della serie televisiva Gomorra pari a circa 3,7 milioni di euro, «dovuta al sostenimento di costi imprevisti, a fronte di un contratto di produzione concluso dalla società con Sky Italia a condizioni di costo bloccato». Nonostante l’entità del potenziale sforamento del budget di produzione fosse stata accertata in una fase ancora precoce della lavorazione, proseguono gli amministratori, «si è deciso di non praticare tagli che avrebbero pregiudicato il raggiungimento dell’elevatissimo standard qualitativo che ci si era prefissati». E in effetti, quanto a qualità del prodotto, va detto che Gomorra (12 episodi diretti da Stefano Sollima, Francesca Comencini e Claudio Cupellini) è diventata la serie italiana in assoluto più venduta all’estero, superando così Romanzo criminale.
Netflix, il più grande distributore mondiale di contenuti in streaming, ne ha acquistato i diritti internet per tutto il mondo, mentre Lionsgate sta sviluppando le sceneggiature per la realizzazione di un remake ispirato alle vicende della banda della Magliana e ambientato a Philadelphia a cavallo tra la fine degli anni 60 e i primi anni 70.
Comunque, nonostante la disavventura economico-finanziaria di Gomorra (di cui peraltro è già in lavorazione la seconda serie che andrà in onda nel 2016), la casa di produzione Cattleya chiude un bilancio 2013 in sostanziale pareggio (192 mila euro di perdita), ma con un fatturato in grande crescita (+66% a 50 milioni di euro) rispetto al 2012. Molto buono, nell’esercizio 2013, l’andamento del botteghino per le produzioni cinematografiche di Cattleya: quattro film che hanno incassato oltre 25 milioni di euro. In particolare, Il principe abusivo con Alessandro Siani è andato oltre i 15 milioni, Educazione siberiana di Gabriele Salvatores ha avuto un box office da 4,7 milioni e Stai lontano da me (con Enrico Brignano e Ambra Angiolini) si è portato a casa 4,2 milioni. L’indebitamento complessivo è invece salito del 3,6% a 56,5 milioni di euro, di cui 19 milioni nei confronti delle banche. Cattleya è controllata al 20,44% da Tozzi, al 20,42% da Stabilini, al 20,42% da Chimenez, e poi al 20,41% da Universal studios international bv. Partecipazioni minori per De Agostini communication sa (7,96%), Imi investimenti (7,96%) e il consigliere di amministrazione Francesca Longardi (2,39%).
Claudia Plazzotta, ItaliaOggi 31/7/2014