ItaliaOggi 30/7/2014, 30 luglio 2014
LA SPAGNA STA SVENDENDO IL SUO VINO
La Spagna svuota le cantine e svende il proprio vino. Un fiume di bianchi e rossi ha preso ad invadere l’Italia e l’Europa e ha iniziato a preoccupare Assodistil, l’associazione dei distillatori italiani, che parla di distorsione del mercato del vino e pensa ad una azione legale per i danni subiti. La denuncia arriva dopo che un decreto, ancora in bozza, del governo di Madrid impone la «distillazione obbligatoria» per usi industriali di 4 milioni di ettolitri di vino. Una misura, secondo gli spagnoli, in linea con l’Ocm unica e per la quale il vino in eccedenza, calcolata al 31 luglio, dovrà essere consegnato gratuitamente alle distillerie. «Ciò ha scatenato la corsa alla vendita al ribasso delle giacenze», ha stigmatizzato il presidente di Assodistil Antonio Emaldi. «Pur di non consegnare gratis il vino ai distillatori locali, i produttori spagnoli hanno lanciato offerte a prezzi bassissimi, falsando così la concorrenza, con grave danno non soltanto dei produttori di vino, ma anche di quelli di acquaviti di vino e brandy cui seguirà di chi produce etanolo». Dai dati Ismea, la Spagna con una produzione di circa 50 milioni di ettolitri per il 2013, ha prezzi in caduta libera. Nel primo quadrimestre i bianchi sono scesi del 41% e i rossi del 31% per arrivare a luglio a 1,96 euro ettogrado i bianchi e 2,45 i rossi. Ovvero se si considera un bianco di 12 gradi e un rosso di 13, vuole dire prezzi di vendita di 0,24 e 0,31 euro al litro. «Non si erano visti prezzi mai così bassi dal marzo 2011», commenta Tiziana Sarnari di Ismea. Assodistil chiede a Italia e Ue di intervenire contro il decreto spagnolo.
ItaliaOggi 30/7/2014