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 2014  luglio 30 Mercoledì calendario

LA SOLITUDINE È IL BENE PIÙ GRANDE CHE ABBIAMO RICEVUTO ASSIEME ALLA VODKA LISCIA. MA STO INVECCHIANDO. CHE NE DITE DELLA BOSCHI? CI STARÀ?

Cara Maria Elena Boschi
Sono un cornuto. Sono anche un liberal anarchico illuminista radical social nichilista chic. Però, ora che sto per compiere 28 anni, ho deciso di riconciliarmi col genere femminile. Basta con queste pretese da ribelle parastatale: ho bisogno di una donna accanto. La solitudine è il dono più grande che abbiamo ricevuto insieme alla vodka liscia, ma ormai invecchio rapidamente e necessito di un appoggio che mi sorregga e che mi dia la forza di andare avanti. E quell’appoggio sei tu.
Da quando hai fatto la tua comparsa, quel giorno in tailleur, tutti hanno cercato di appiopparti un fidanzato. Pochi giorni fa, Selvaggia Lucarelli ti ha addirittura fatto una proposta pubblica: «Io c’ho riflettuto abbastanza e sono giunta ad una conclusione: io e te dovremmo fidanzarci. È questa la vera riforma che s’aspetta il paese, altro che Senato». Va bene cambiare verso, come dite voi, però forse così è esagerato, non trovi?
Senti, posso chiamarti affettuosamente MEB? Grazie di cuore. Vedi, MEB, io sono un uomo semplice. Non ho la patente, però ho la bici a scatto fisso. Ho una paura fottuta dell’aereo, ma per te lo prenderei volentieri (anzi, ripensandoci, è meglio che t’aspetti all’aeroporto coi fotografi di Repubblica mentre atterri coi bambini congolesi). Per amore (e per convenienza) potrei anche diventare renziano, e potrei aiutarti a fare le riforme insieme con Forza Italia. Faccio buone letture, mia cara MEB, per questo non ho mai preso la tessera del Pd.
Dal punto di vista lavorativo, poi, ho grandi prospettive per il futuro, ma al momento sono al verde, per fortuna che ci sarai tu a sostenermi nella buona e nella cattiva sorte finché Beppe Grillo non ci separi. Lo so, hai molti impegni e la tua carriera istituzionale ti terrà lontano da casa fino a tardi. Non sarà un problema. T’aspetterò. Mi serviranno solo una Playstation, una confezione di Pan di Stelle e una bottiglia di Barolo del 2002. Mentre tu andrai al lavoro a spaccarti la schiena per mantenere la famiglia, io sarò lì, sul divano, sempre pronto ad ascoltarti e a consolarti, come ogni genitore A, che si rispetti.
Non ho le tette di Selvaggia Lucarelli, d’accordo, però sono calvo per scelta e ho un sovrosso sulla rotula sinistra, chiaro segno di distinzione e di unicità. MEB, non devi avere paura. La vita è troppo breve per passarla con Dario Franceschini e Pier Carlo Padoan. Fai quel che devi fare, cambia l’Italia, cambia il mondo, ma pensa sempre che, a ora di cena, io t’attenderò con la forchetta in mano e il piatto vuoto, pronto a mangiare il polpettone che avrai cucinato dopo che avrai stirato, fatto il bucato, tinteggiato la parete del salotto e portato fuori il cane.
Fai di me quel che vuoi, riformami tutto, ma ti prego: mia santa MEB, mia dolce Maria Elena Boschi, mi vuoi sposare? E se la riposta è no, mi presti 80 euro che i miei li ho finiti?
Filippo Merli, ItaliaOggi 30/7/2014