Pia Soli, Il Tempo 30/7/2014, 30 luglio 2014
LA PIÙ BELLA DEL TRICOLORE È LA «COLORED» DENNY MENDEZ
[6 settembre 1996]
SALSOMAGGIORE - Miss Italia è la nera, Denny Mendez, la seconda classificata è Ilaria Murtas e terza Maria Mazza. Anna Valle, miss Italia ’95,- magnifica nel suo lucente Gai Mattiolo, cede la corona e lo scettro e con molta disinvoltura si mette la ghirlanda di fiori che Frizzi le offre. Si volta pagina, si conclude una edizione molto ricca di avvenimenti e colpi di scena. La scena finale però è sempre la stessa da 50 anni: commozione, baci, lacrime, abbracci, ma anche rabbia, dolore, odio, smacco, e molti fischi, a siglare lo sconcerto per una Miss Italia nata oltreoceano.
Ma torniamo indietro: Frizzi alla sua nona partecipazione, forse davvero l’ultima, presenta i molti vip della ricca giuria che arrivano tra gli applausi nel Palazzetto dello Sport gremito in tutti i posti. Yuri Chechi, Enrico Mentana con la Bellutti, Max Biaggi con la Kanakis, Vespa con Paola Pezzo, le Kessler, Rossi con Elsa Martinelli, e Alba Parietti, madrina della trasmissione in lungo sexy rosa targato Gianni Versace scortata da Magalli.
E poi comincia la strage, delle 50 rimaste in gara solo 24 vengono votate e tra queste tutte le belle ammirate nei giorni scorsi, Flavia Mantovan, Miss Roma, Denny Mendez, la tanto discussa «colored» che ha reso questo concorso diverso da tutti gli altri. Frizzi intervista, scherza, balla con le Kessler lo storico da-da-umpa e subito le 24 diventano dodici: resistono le campane, tutte molto belle, lunghe chiome dorate, occhi importanti, denti perfetti, gambe stratosferiche, Maria Mazza, Anna Maria Papa, Francesca Amirante, Loredana Liscio, ma anche la romana Mantovan e la nera Mendez. Ancora, Raffaella Canebi, bolognese appassionata di disegni e di grafica, piena di vita e molto spigliata.
Tra una votazione e l’altra, le miss degli anni passati presentano abiti d’epoca, ma la tensione comincia a salire alle stelle: tremano le labbra, si contrae il mento, si arriccia il naso. L’emozione non si può né si deve nascondere.
Per far scendere la pressione le ottanta ragazze ballano e lo fanno molto bene nelle coreografie di Melania Molfisi de «Le Simonetta». Il presidente Chechi si toglie sportivamente la giacca e da dodici le miss diventano sei: Ilaria Murtas, Loredana Liscio, Denny Mendez, Raffaella Canebi, Francesca Amirante e Maria Mazza. Sono ancora in gara.
E sono le ventitré meno dieci minuti: Frizzi parla e parla, le miss non riescono più ad ascoltarlo, le sei finaliste vibrano come corde di violino, la divertente gag di Oddi che prende in giro Luciano Rispoli piace molto alla platea. Urla ed applausi quando le sei fortunate si presentano negli abiti lunghi di Gianfranco Ferré, un sogno ad occhi aperti per tutti.
Ed è la volta di Lucio Dalla che propone in un palazzetto dello sport incandescente in assoluta anteprima la sua «Canzone». In quattro minuti Frizzi propone le miss che hanno conquistato i titoli in palio nei giorni scorsi, chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, Miss Eleganza è Maria Mazza, Denny Mendez è Miss Cinema ed anche Miss Televoto, la più votata dal pubblico da casa. Vince 170 milioni in contratti di lavoro. E per eleggere le miss attraverso la televisione sono arrivate circa dieci milioni di telefonate.
Pioggia di telefonate anche nella nostra redazione: sono di protesta, sulla scia delle polemiche avviate dal giurato-fotografo Bob Krieger secondo il quale Denny non può rappresentare la bellezza italiana. E c’è chi obietta che è italiano sono chi porta un cognome italiano. Ma lo scettro è ormai sulla testa della riccia e nera. Chissà cosa escogiterà, l’anno prossimo, quella «birba» di Mirigliani.
ALBA PARIETTI
CACCIATA E RIAMMESSA
Ore 16, molti giornalisti sostano davanti alla suite 501 dell’Hotel Milano dove è arrivata Alba Parietti: attendono l’incontro con la star televisiva per il chiarimento promesso sulle sue dichiarazioni di non razzismo nei confronti della posizione dell’elezione di una Miss Italia di colore. Per avere espresso le sue idee è stata espulsa dal ruolo di madrina e giurata nella finale del concorso di Miss Italia ’96 e adesso vuole parlare con i giornalisti. «Non sono razzista ha dichiarato più volte la Parietti, ma non sono d’accordo su una Miss Italia che non rappresenti le caratteristiche della bellezza tipica del nostro Paese».
Memore certamente di quando nel 1979 andò a concorrere per Miss Mondo e all’epoca le fu chiesto di accentuare il colore scuro dei suoi capelli, in quel momento biondi, e di mettere qualche chilo in più perché la bellezza italiana ha questi canoni.
Ore 16,30: i giornalisti aspettano ancora. Sono in corso furibonde trattative tra l’organizzazione e la Parietti per risanare la frattura. Mirigliani ha cacciato la Parietti perché il suo pensiero non è conforme con lo spirito del concorso. La Parietti, come già Bob Krieger, ha osato manifestare le sue idee che sono un po’ diverse.
Ore 16,50: arrivano i vestiti di grande qualità coperti di plastica, chiaramente gli abiti che la star deve indossare per la serata.
Ore 17,30: arriva il direttore dell’albergo che prega vivacemente il gruppo di giornalisti di scendere, non si può stare nei corridoi, se poi ci fossero furti... La battuta non piace e tutti scendono.
La Parietti solo alle 18,20 scortata da Maffucci di Rai 1, si rinchiude in una piccola stanza affollata di fotografi e giornalisti, i fotografi vengono subito cacciati, le foto si faranno dopo, prima si parla con la stampa.
Solennemente la Parietti dichiara che: «Non essendo al corrente del regolamento del concorso che preveda la partecipazione a tutte le ragazze di nazionalità italiana, ma anche di qualsiasi colore purché con nostro passaporto, mi sono lanciata a dire quello che era il mio pensiero: insisto, non era un pensiero razzista perchè io non sono razzista, anche se tutti abbiamo molti sensi di colpa nei confronti dei neri».
Così la mitica Parietti scacciata dal «patron» Mirigliani e sbandierata la notizia su tutti i giornali rientra dalla finestra grazie all’operazione diplomatica di Enrico Mentana che dice: «Si è potuta fare una pace in Bosnia non si può davvero risolvere questa questione?»
Insomma tutto quello che ha travolto Salsomaggiore per due giorni si è risolto con un ginocchio a terra della Parietti e con il sorriso di tutti gli organizzatori del concorso e della trasmissione Rai. La Parietti, ma sono gia le 18,40, riconquista così il suo ruolo «naturale» di giurata e di madrina della trasmissione-evento in diretta dalla splendida Salsomaggiore, tutta colpa di quei difficili regolamenti che nessuno conosce mai bene e fino in fondo.
Fatto sta che per la prima volta Miss Italia è una bellissima miss di colore di appena 18 anni, nata a Santo Domingo e cittadina italiana a tutti gli effetti.
Pia Soli