Stefano Sansonetti per la Notizia (www.lanotiziagiornale.it), 30 luglio 2014
Un bell’assegno da 300 mila euro. Risorse rigorosamente pubbliche, incassate senza nemmeno una procedura di gara
Un bell’assegno da 300 mila euro. Risorse rigorosamente pubbliche, incassate senza nemmeno una procedura di gara. Fortunata beneficiaria del contributo, giusto qualche giorno fa, è stata l’Adnkronos, l’agenzia di stampa che fa capo a Pippo Marra, all’epoca coinvolto nell’inchiesta sulla cosiddetta P4 (posizione poi archiviata). Del resto con i regali di Stato, al pari di altre agenzie e testate, l’Adnkronos ha una certa dimestichezza. Adesso è il ministero del Tesoro di Pier Carlo Padoan, tramite la Consip, ovvero la società che cura gli approvvigionamenti di beni e servizi, ad avere riconosciuto all’agenzia di Marra un contratto “per l’acquisizione del notiziario generale” a beneficio della Sogei, altra società di via XX Settembre che si occupa di informatica e gestisce l’anagrafe tributaria. Le carte Curioso notare alcuni dettagli della procedura. L’aggiudicazione del contratto, della durata di 36 mesi per complessivi 301.035 euro, è avvenuta “senza pubblicazione di un avviso di gara”. Il perché viene svelato in un altro passaggio. Vi si legge che “la Sogei, ormai da vari anni, utilizza il notiziario generale Adnkronos a supporto delle esigenze dei vari uffici stampa e uffici comunicazione (Sogei stessa, Agenzie fiscali, ministero dell’economia). pier carlo padoan pier carlo padoan Si tratta di un flusso informativo consistente nei cosiddetti lanci d’agenzia, fruibile sia da postazione fissa sia da postazione mobile”. Il fatto è, proseguono i documenti, che “l’Adnkronos è produttrice nonché detentrice dei diritti di proprietà intellettuale sull’omonimo notiziario generale”. Insomma, non si poteva far altro che affidare il contratto all’agenzia di Marra. La quale, si apprende, svolge lo stesso servizio anche per Agenzie fiscali e Mef, evidentemente intascando altri soldi. Del resto basta fare una rapida panoramica dei “gettoni pubblici” incassati soltanto negli ultimi anni per rendersene conto. In base a un contratto in corso con palazzo Chigi, valido per il 2014, l’Adnkronos può contare su un assegno da 9 milioni di euro, praticamente identico a quello che ha già messo in cassaforte nel 2013. In quello stesso anno sono arrivati altri 1,6 milioni dal ministero degli esteri. Mentre nel primo semestre 2013 anche la Camera dei deputati ha firmato un contratto con l’Adnkronos per complessivi 222 mila euro. Una cuccagna infinita, quindi, all’esito della quale la struttura posseduta da Marra ha messo in cascina negli anni più recenti un bottino di non poco conto. COSSIGA COSSIGA Lo scenario Chissà, magari tra tagli e taglietti nei prossimi anni il trend subirà qualche rallentamento. Ma finora il flusso di benzina pubblica messa a disposizione è stato continuo, andando ad alimentare un andazzo di sprechi e regalie ad agenzie e testate varie (tra cui quelle di partito) che continua a essere sotto gli occhi di tutti. Il gruppo Adnkronos, del resto, con tutti questi soldi pubblici ha potuto mettere su un autentico gruppo dell’informazione. All’apice della piramide c’è la G.m.c. sapa di Pippo Marra, che controlla la Adn Kronos spa. Dalla “casa madre”, poi, dipendono le altre società: Adn Kronos comunicazione srl, Adn Kronos International srl, Lab Italia srl, Mak-Multimedia Adn Kronos srl, Adnkronos Nord Est srl, Adn Kronos salute srl.