Il Sole 24 Ore 29/7/2014, 29 luglio 2014
DOMANDE
& RISPOSTE –
Come ha reagito la Russia alla sentenza?
La prima reazione da Mosca è venuta dal ministero delle Finanze, secondo cui la sentenza è influenzata politicamente.
È possibile ricorrere in appello o Mosca è costretta a pagare?
La sentenza è definitiva e vincolante, ma Mosca ha già fatto sapere che intende esaurire tutte le vie legali possibili, facendo ricorso a un Tribunale olandese. Se i russi dovessero opporsi a un giudizio finale, i querelanti potrebbero rivendicare beni dello Stato russo all’estero.
È una somma che la Russia può permettersi di pagare?
Sì, in teoria. Grazie soprattutto ai guadagni dell’energia la Russia ha accumulato le quinte riserve in valuta al mondo, 470 miliardi di dollari. L’economia però vive un momento particolarmente difficile, nel momento in cui la crisi ucraina sta isolando il Paese privandolo del contributo di investimenti e cooperazione dall’estero. Spostando ancora una volta sulle spalle dello Stato - come nella crisi del 2008 - il compito di sostenere banche e imprese.
Che conseguenze può avere questa sentenza?
Nel momento in cui l’Europa si sta avvicinando sensibilmente agli Stati Uniti nella convinzione che la mancanza di cooperazione di Mosca nella pacificazione dell’Ucraina dell’Est richiede un irrigidimento delle sanzioni, la sentenza Yukos rafforza la convinzione dei russi che l’Occidente è schierato indiscriminatamente
contro di loro.
Il Sole 24 Ore 29/7/2014