Fulmini 31/7/2014, 31 luglio 2014
PIANTO
«Quelle scene di pianto come nella partita contro il Cile stonano nel mondo del calcio. Noi siamo sessisti, abbiamo l’idea dell’uomo che non piange, anche se dobbiamo saper rispettare tutti» (Carlos Dunga, appena tornato sulla panchina del Brasile).
FEDE «Mio figlio Adam sarà musulmano. Nella mia religione è scritto che un bambino deve essere cresciuto secondo i precetti della fede paterna. E mia moglie Camilla è d’accordo. Rispetta la religione islamica: per esempio, non beve» (Omar El Kaddouri).
BIRRETTA «Durante una partita può capitare di bere. Fuori, invece, bevo solo bicchieri d’acqua. Beh, anche qualche birretta con gli amici ogni tanto…» (il pallanuotista azzurro Mattia Bazzoni).
COTOLETTE «Mia mamma era calabrese di origine ma nata in Australia. Io ho il passaporto italiano e conosco qualche parola. Mi piacciono le cotolette, la pizza, gli spaghetti e da bambino mi facevo le foto con la maglietta della Ferrari» (Daniel Ricciardo).
SPAGHETTI «Di Parigi mi è rimasta dentro la grande bellezza, il livello estetico paragonabile solo a quello di Roma. E, siccome amo il cibo, la voglia dei migliori spaghetti al tartufo che abbia mai assaggiato. Ma la Francia ha un tifo molto acceso, con qualche esplosione di violenza» (Carlo Ancelotti).
STRANA «Federica Pellegrini piace a tutti ma a me no, è tutta strana. Poi le nuotatrici non mi garbano: sedere piatto, tette piccole, spalle troppo grosse. Bel fisico, per carità, ma non sono il mio tipo. A me la donna piace alta, slanciata» (Aldo Montano).
OSSESSIVO «Io sono un allenatore molto presente, che non vuole essere ossessivo ma pensa a molte cose. Il mio ruolo è anche fatto di mille piccole premure. Per esempio, se abbiamo un trasferimento in autobus, arrivo per primo e prendo il posto a sedere in modo da lasciarlo all’atleta, che non deve arrivare in piscina già stanca». (Philippe Lucas, coach di Federica Pellegrini).
SEDERE «Ho smesso di leggere i giornali già da qualche tempo. Io so come vivere sia il successo sia una giornata andata male. Se le cose vanno male, tutti vogliono una spiegazione. E spesso una risposta non c’è. Può bastare un secondo a far andare male un esercizio. La lama dei pattini è spessa 4-5 millimetri, capita talmente in fretta di perdere l’equilibrio e ritrovarsi con il sedere per terra» (Carolina Kostner).