Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  maggio 30 Venerdì calendario

TITCOINS: PAGO IL CONTO CON UNA FOTO IN TOPLESS

Eccola qui la nuova trovata di Pornhub: tette e capezzoli diventano moneta sonante per acquistare qualunque cosa, basta avere un topless da sfoggiare ed ecco che il conto dello shopping si fa meno salato grazie a una foto.
Non ho idea se l’iniziativa sia già stata pensata dai nuovi direttori creativi assunti appositamente (si, dovete sapere che Pornhub aveva lanciato qualche mese fa la proposta online: i pubblicitari erano invitati a mandare una campagna dedicata al sito, avrebbero scelto il nuovo direttore creativo- non avevano specificato con che stipendio e contratto- guardando il materiale pervenuto; nota bene che tutto il materiale inviato restava di loro proprietà e possono utilizzarlo come vogliono. Quindi quintali di lavoro gratis e ciao).
Comunque anche questa trovata sembra far parlare di loro: in cosa consiste Titcoins? Sostanzialmente è un pagamento per esibizioniste squattrinate. I locali dovranno esporre il cartello TITCOINS se accettano il pagamento, un po’ come per i buoni pasto, via. Se a me interessa un articolo vado alla cassa, compro, tiro fuori le tette, mi faccio un selfie a seno nudo (o mi faccio scattare la foto dal proprietario infoiato) e tramite apposita applicazione le immagini delle mie tette diventano proprietà del sito che ne crea contenuti erotici online; il conto di quello che ho preso lo paga Pornhub. Figata, direte voi, mica troppo dico io.
Non pensate che basti far sfoggio di un paio di bocce per portarsi a casa delle jimmy choo. Infatti nel video promozionale si fa riferimento a una birra, o al 20% di sconto sull’acquisto di beni vari, o articoli da vending machine. Quindi per quanto balcone possiate sfoggiare, spiacente, ma lo shopping sarà comunque limitato.
Restano comunque un po’ di questioni in sospeso: la taglia delle tette farà la differenza sugli sconti ottenuti? Chi ha una quinta parte avvantaggiata? E chi non ha nemmeno una prima, ma al massimo una retro? E chi ha le tette finte? E quelle col seno a ciabatta come me? Fa differenza? Posso mostrare le tette una volta a locale, oppure posso reiterare il pagamento nel tempo? Come la mettiamo coi maschi? Verrà fatta anche la versione “da uomo”? E se si, che cosa dovranno sfoggiare loro? Farà la differenza la lunghezza e la dimensione? Una cosa è certa: se vedo uno con delle misure che meritano, da bere glielo pago io (e in tutto questo alzi la mano chi ha abbandonato Youporn per PornHub. Nessuno? Ecco. Ma le mani dove le state tenendo, mh?).