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 2014  luglio 27 Domenica calendario

PARCHEGGI PIÙ LARGHI RISERVATI ALLE DONNE “NON SANNO GUIDARE”

I pregiudizi sessisti non hanno confini: ecco dunque che in Cina, per favorire la presupposta mancanza di destrezza alla guida delle donne, arriva la trovata di parcheggi «solo per signore» più larghi di quelli standard.
A scatenare le polemiche è stato il Dashijie Dadu Hui, o World Metropolis Center, uno shopping mall di Dalian, prospera città costiera del Nord del Paese, che ha inaugurato dieci posti auto delimitati con vernice rosa «rispettosamente riservati alle signore». Di 30 centimetri più larghi di quelli standard.
Un «umoristico» cartello appeso vicino ai parcheggi sostiene che «le due cose più pericolose al mondo sono gli uomini che cucinano e le donne che guidano».
Il web ha reagito con un certo furore, accusando lo shopping mall di insultare le donne, ma non è la prima volta che accade: nello Hebei, nel centro del Paese, un altro centro commerciale, il Wonder Mall, ha posti auto per signore più larghi di ben 80 centimetri, e per non complicare troppo le idee nelle povere testoline femminili, invece di dipingere sul muro dei numeri, che potrebbero confonderle e portarle a dimenticare dove avevano parcheggiato l’auto, ha disegnato i dodici segni zodiacali, «più facili da identificare».
Nei giorni di particolare affluenza il management del mall impiega anche dei parcheggiatori pronti a correre in aiuto delle povere fanciulle che, malgrado lo spazio in più e i simboli dello zodiaco (e malgrado l’avere ottenuto la patente) proprio non riescono a far manovra.
Il sessismo è davvero diffuso in Cina, un Paese rimasto del tutto impermeabile al «politicamente corretto» o anche al banale rispetto per le donne, che restano relegate all’interno di stretti stereotipi. Come si può vedere ogni anno nei massimi incontri politici nazionali i responsabili di Partito sono quasi tutti solo uomini, in completo scuro o in divisa militare. Le donne, innumerevoli, percorrono i locali servendo il tè, ondeggiando sui tacchi e strette in sexy tailleur.
Ilaria Maria Sala, La Stampa 27/7/2014