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 2014  luglio 26 Sabato calendario

ACCORDO UE SULLE SANZIONI A MOSCA

BRUXELLES.
I Ventotto hanno raggiunto ieri un accordo preliminare su un pacchetto di nuove sanzioni economiche contro la Russia, in settori tanto strategici quanto delicati. Le misure dovrebbero colpire la finanza, la difesa, le tecnologie sensibili, l’energia (ma preservando la sicurezza dell’approvvigionamento). I Paesi hanno dato mandato alla Commissione perché prepari i relativi testi legislativi. Mai negli ultimi 20 anni, il rapporto tra la Federazione russa e l’Unione Europea è apparso così teso.
«La direzione del viaggio è molto chiara, ma stiamo ancora viaggiando», ha spiegato Maja Kocijancic, la portavoce dell’Alto rappresentante per la Politica estera e la Sicurezza Catherine Ashton. Dopo molte incertezze e divisioni nazionali, l’abbattimento di un aereo malese nei cieli ucraini e la morte di 298 persone hanno provocato un’accelerazione nella sofferta scelta europea di sanzionare la Russia, accusata di armare i ribelli filo-russi nella parte orientale dell’Ucraina.
Ciò detto, i testi legislativi saranno oggetto di ulteriore difficile negoziato tra i Ventotto. Bruxelles ha precisato che utilizzerà il rapporto che ha distribuito ai governi mercoledì e che contiene le varie opzioni sul tavolo (si veda Il Sole/24 Ore di ieri). Nella relazione si legge che le sanzioni devono soppesare vari fattori: l’impatto sull’economia russa; il rapporto costi-benefici tenendo conto di eventuali ritorsioni russe; un equilibrio tra settori e tra Paesi; e la stessa legittimità giuridica delle misure.
Da parte dell’Unione c’è anche il desiderio di adottare sanzioni - entro la settimana prossima, per via diplomatica anziché un Consiglio - che possano essere rivedute o cancellate con rapidità, limitando gli strascichi e le conseguenze di lungo periodo. Due sembrano le opzioni più delicate, sia per l’impatto sulla Russia che per gli effetti sull’Europa: la prima è quella relativa all’accesso delle banche russe ai mercati di capitale; mentre la seconda riguarda le tecnologie a doppio uso, civile e militare. L’idea è di vietare alle banche russe in mani pubbliche di vendere azioni od obbligazioni a investitori europei, senza però colpire i prestiti sindacati. Il Paese che più ha da perdere è la Gran Bretagna. Ciononostante, ancora ieri da Londra Jean-Christophe Gray, il portavoce del premier David Cameron, ha spiegato: «Abbiamo fatto pressione per un pacchetto di ampie sanzioni economiche. Vogliamo vedere un accordo finale entro i prossimi giorni». Anche il settore delle tecnologie sensibili.
Il mercato vale 20 miliardi di euro in termini di export europeo verso la Russia. Secondo alcuni diplomatici, l’Unione vuole preservare la sicurezza degli approvvigionamenti in gas, materia prima di cui Mosca è un grande fornitore. Un’altra possibilità è l’embargo sulle armi. Il divieto non dovrebbe essere retroattivo, consentendo a Parigi di consegnare a Mosca due navi Mistral già oggetto di contratto. Ieri l’agenzia Itar-Tass ha annunciato la sospensione di un progetto italo-russo di sottomarino.
Spiega un diplomatico di alto rango: «C’è molto terreno comune tra i Ventotto. Stiamo tentando di mettere a punto un pacchetto che sia equilibrato e che preveda anche una qualche forma di solidarietà per i partner più colpiti». L’idea, per esempio, è che la Commissione europea tenga conto dell’impatto indiretto delle sanzioni sui Paesi membri quando valuta l’andamento dei parametri economici di stati molto esposti nei confronti dell’economia russa, come Cipro.
Ieri sera i Ventotto dovevano rendere pubblica la lista di 15 persone e 18 entità oggetto di nuove sanzioni, così come annunciato giovedì. Il numero di individui colpiti sale a 87. Tra le nuove personalità prese di mira, secondo voci qui a Bruxelles, anche Aleksandr Bortnikov, il direttore del Servizio di sicurezza federale. Altre potrebbero essere individuate a breve, vicinissime questa volta al Presidente Vladimir Putin. Tra le entità colpite, ci sarebbero i gruppi di ribelli pro-russi in Ucraina orientale.
Beda Romano, Il Sole 24 Ore 26/7/2014