Stefano Arcobelli, La Gazzetta dello Sport 14/7/2014, 14 luglio 2014
In un’intervista con il giornalista televisivo inglese Michael Parkinson, il nuotatore Ian Thorpe si è commosso nel dichiararsi omosessuale: «Ora mi sento a mio agio e non voglio che le persone si sentano come me in tutti questi anni: è più facile ammetterlo, si può crescere, si può star bene, si può essere gay
In un’intervista con il giornalista televisivo inglese Michael Parkinson, il nuotatore Ian Thorpe si è commosso nel dichiararsi omosessuale: «Ora mi sento a mio agio e non voglio che le persone si sentano come me in tutti questi anni: è più facile ammetterlo, si può crescere, si può star bene, si può essere gay. Ma non potevo più andare avanti così, nelle ultime settimane non pensavo ad altro. Ero depresso perché negavo al mondo la mia vera natura. Sì, ho avuto donne ma non sono eterosessuale: è una cosa che sto svelando da poco, da circa due settimane. Ho raccontato tutto questo alle persone che mi sono più vicine: avevo la sensazione che la bugia fosse diventata troppo grande. Non volevo che la gente mettesse in gioco la mia integrità, ed il mio ego non poteva più mentire». La depressione lo ha spinto ad abusare di alcool e farmaci: «Mi sentivo un miserabile, così ho provato a bere per non suicidarmi. Ora sono io». È in cura da uno psicologo e spera di trovare presto un compagno per formare una famiglia.